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GUERRA IN UCRAINA – Armi più veloci, più moderne, ma soprattutto più letali. In pochi giorni la guerra tra Ucraina e Russia ha cambiato volto per ragioni materiali. L’alleato americano di Kiev, autorizzando finalmente l’uso delle armi fino ad allora proibite, e poi Mosca con la sua risposta militare senza precedenti, hanno dimostrato che il concetto di “linea rossa” non ha assolutamente nulla a che fare con questo conflitto.
Come potete scoprire nel video in cima all’articolosono state appena introdotte diverse armi. Da parte ucraina, per far fronte ad una situazione che sul fronte si è notevolmente deteriorata, il presidente americano Joe Biden ha fatto clamorosi annunci:
- Il 20 novembre, l’invio di mine antiuomo “non persistente”. Queste mine hanno la particolarità di funzionare con batterie, il che le rende inutilizzabili dopo un determinato periodo. Un modo per Washington di rassicurare sull’uso di quest’arma legata a numerosi crimini contro i civili nei conflitti armati. La Casa Bianca afferma inoltre di aver ricevuto assicurazioni da Kiev che queste armi nascoste nel terreno serviranno a impedire l’avanzata dei soldati russi e non saranno usate contro la popolazione russa. Si noti che l’Ucraina, come la Russia, ha già utilizzato le mine sul campo di battaglia.
- Il 18 novembre il presidente americano ha autorizzato, come Kiev chiedeva da molti mesi, l’utilizzo sul territorio russo di missili MGM-140 ATACMS. Finora i cosiddetti missili “semibalistici” (con una gittata fino a 300 chilometri) forniti dall’esercito americano potevano essere lanciati solo in difesa dal territorio ucraino. Annuncio seguito quasi subito dal bombardamento di un deposito missilistico russo nella regione di Bryansk, a oltre 100 chilometri all’interno del territorio russo.
- In seguito a questo annuncio, anche Kiev ha pareggiato missili «Storm Shadow»di fabbricazione franco-britannica ma fornita da Londra. Come l’ATACMS, queste munizioni erano già utilizzate con la promessa di bombardare solo il territorio ucraino. Con il via libera del Regno Unito, l’Ucraina avrebbe bombardato, ancora una volta, un obiettivo militare.
Questi nuovi sviluppi, che indubbiamente indicano un ulteriore inasprimento del conflitto, possono essere in parte spiegati dalla politica interna americana. Tra due mesi Joe Biden non sarà più presidente e, come ha sottolineato all’agenzia di stampa Reuters un membro dell’amministrazione democratica, vorrebbe assicurarsi il più massiccio sostegno da parte degli Stati Uniti nel passaggio del potere a Donald Trump.
Il magnate immobiliare, dal canto suo, non ha dato segnali incoraggianti per Kiev e ha fatto temere al presidente Zelenskyj una rapida soluzione del conflitto, dalla quale gli Stati Uniti potrebbero poi disimpegnarsi rapidamente. L’Ucraina, in questo scenario, rischia di essere la grande perdente.
Un missile balistico sotto forma di avvertimento
Anche da parte russa i toni si sono alzati, con cambiamenti preoccupanti sul fronte. Vladimir Putin ha quindi preso diverse decisioni in risposta, a quanto pare, alle autorizzazioni americane.
- Mosca ha quindi annunciato a “revisione della dottrina nucleare”. In sostanza, uno stato nemico che non possiede una bomba H potrebbe essere colpito dalle armi nucleari russe se è alleato di un paese che ne possiede una. Questo decreto, firmato il 19 novembre dal presidente russo ma in preparazione da settembre, si riferisce in modo trasparente alla coppia Ucraina-Stati Uniti.
- Una decisione seguita – secondo le autorità ucraine – poche ore dopo da un atto senza precedenti con il bombardamento di un obiettivo ucraino da parte di un missile X-47M2 Kinzhal. Si tratta di un missile balistico, con una gittata di 2.000 chilometri, progettato per trasportare carichi convenzionali come le bombe atomiche.
Una volta rimossa parte della propaganda militare russa (il Kinzhal è stato descritto fin dalla sua nascita nel 2018 come “ipersonico” da Mosca, ma non si tratta in alcun modo di una specialità di quest’arma), il suo utilizzo in territorio ucraino costituisce un chiaro avvertimento. Non solo Vladimir Putin può colpire ovunque in Ucraina, ma ha anche i vettori per attuare la sua dottrina nucleare rivista.
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