La società Starlink di Elon Musk accusata di aver truccato le elezioni

Dopo la vittoria di Donald Trump, le accuse della destra americana di presunte frodi elettorali sono scomparse dai social network. Ma la sinistra a sua volta ha condiviso le teorie del complotto, esprimendo dubbi sull’affidabilità del processo elettorale.

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Il conteggio dei voti manipolato?

Alcuni internauti anti-Trump hanno inoltre diffuso una falsa teoria secondo cui Elon Musk, l'uomo più ricco del mondo, proprietario di X e braccio destro di Donald Trump, avrebbe utilizzato il suo sistema di accesso a Internet via satellite Starlink per manipolare le elezioni presidenziali manipolando il conteggio dei voti.

Queste affermazioni sembravano moltiplicarsi nei giorni successivi alle elezioni del 5 novembre 2024 e continuarono ad emergere nella settimana successiva. Uno strumento di monitoraggio dei social media utilizzato dal sito NewsGuard mostra che la tendenza ha raggiunto il suo picco il 10 novembre 2024, con 281.644 menzioni di Starlink su X, il social network di cui Elon Musk è comproprietario. NewsGuard ha individuato questa falsa affermazione anche su Reddit, Facebook e Threads.

Macchine elettorali non connesse a Internet

L’agenzia statunitense per la sicurezza elettorale ha subito affermato che non c’erano prove di frode elettorale per le elezioni del 2024. Inoltre, i funzionari elettorali negli stati indecisi hanno affermato che le loro macchine per il voto “non erano connesse a Internet, il che significa che è probabile che queste apparecchiature non lo siano”. l'obiettivo di un attacco informatico da parte di Starlink.

Tuttavia, queste affermazioni persistettero quando Donald Trump, il 12 novembre, nominò Elon Musk alla guida di un “Dipartimento per l’efficacia del governo”.

“Le tecniche di disinformazione non appartengono a un’unica ideologia politica”

“Quello a cui stiamo assistendo oggi è un aumento delle accuse di frode elettorale da parte della sinistra, in particolare nei giorni successivi alle elezioni – storie amplificate da una rete di bot”, account alimentati da programmi informatici, analizza Dan Brahmy, direttore della società di sicurezza contro la disinformazione Cyabra.

“Ci ricorda che le tecniche di disinformazione e manipolazione non appartengono a un'unica ideologia politica: vengono utilizzate sistematicamente per influenzare la percezione pubblica”, ha aggiunto.