Vittoria controversa per il partito al potere in Georgia

I risultati finali delle controverse elezioni legislative tenutesi alla fine di ottobre in Georgia hanno confermato la vittoria del partito al potere, ha annunciato sabato la Commissione elettorale del paese caucasico, dove l’opposizione ha denunciato un voto “rubato” mentre l’Occidente ha chiesto indagini .

Secondo i risultati finali comunicati dalla Commissione, il partito al governo Sogno Georgiano ha ottenuto il 53,93% dei voti contro il 37,79% di un’alleanza di partiti di opposizione.

Il Sogno Georgiano, in attività dal 2012, è accusato dai suoi detrattori di deriva autoritaria filo-russa e di voler allontanare la Georgia dall’Unione Europea, cosa che smentisce.

L’opposizione ha accusato il governo di aver comprato voti nella votazione del 26 ottobre e di aver sottoposto gli elettori a pressioni, soprattutto nelle aree scarsamente popolate, tra gli altri metodi.

Centinaia di sostenitori dell’opposizione si sono radunati questo sabato davanti alla sede della Commissione elettorale nella capitale Tbilisi. Si tratta dell’ultimo raduno di una serie di manifestazioni tenutesi dopo il voto, che a volte hanno riunito migliaia di persone.

La sessione della commissione è stata brevemente interrotta quando un rappresentante dell’opposizione ha lanciato quella che sembrava essere vernice nera in faccia al presidente dell’organismo, Guiorgui Kalandarichvili, prima che i risultati fossero annunciati.

Il presidente accusa Mosca di ingerenza

Lunedì il presidente georgiano Salomé Zourabichvili, rompendo con il governo, ha chiesto lo svolgimento di nuove elezioni. “Oggi siamo di fronte ad una crisi”, ha assicurato, affermando che è necessario organizzare “nuove elezioni affinché la Georgia possa avere un Parlamento legittimo, un governo legittimo”.

Il presidente, che ha poteri limitati, accusa Mosca anche di ingerenza, cosa che il Cremlino respinge. Dopo l’annuncio dei risultati, ha denunciato un sofisticato sistema di frode secondo la “metodologia russa”, ma poi si è rifiutata di rispondere alla convocazione della procura di dettagliare queste accuse.

All’inizio di novembre, un istituto di sondaggi e un’organizzazione di osservatori elettorali hanno affermato che l’analisi dei risultati suggeriva una frode diffusa. Washington e Bruxelles, preoccupate per le “irregolarità”, hanno chiesto indagini.

Il primo ministro Irakli Kobakhidze ha detto lunedì che il partito al potere sta valutando la possibilità di bandire i partiti di opposizione “se persistono nel commettere atti che violano la Costituzione”.

Dopo il voto, ha assicurato che le elezioni erano state “del tutto corrette”, prima di promettere che “l’integrazione europea” restava la “priorità principale” di Tbilisi. L’adesione all’UE, come quella alla NATO, è inclusa nella costituzione georgiana. L’Unione europea ha fatto di queste elezioni un test nella prospettiva di questa adesione.

Dopo la promulgazione in primavera di una legge “sull’influenza straniera” ispirata alla legislazione russa che il Cremlino usa per mettere la museruola alla società civile e all’opposizione, Bruxelles ha congelato il processo di adesione in segno di protesta. Una legge recentemente approvata che limita i diritti delle persone LGBT+ è un altro motivo di discordia con l’UE.

Alcuni leader del Sogno Georgiano, tra cui il suo leader, la potente e ricca Bidzina Ivanishvili, hanno intensificato le loro dichiarazioni ostili nei confronti dell’Occidente.

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