Mentre gli attacchi israeliani continuano nel nord della Striscia di Gaza e in Libano, un alto funzionario di Hamas afferma che il movimento è pronto per un cessate il fuoco. “Hamas è pronto a raggiungere un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza nel caso in cui venga presentata una proposta di cessate il fuoco e a condizione che Israele la rispetti”, ha detto un membro del suo ufficio politico, Bassem Naïm, invitando “l'amministrazione americana e Trump a mettere in atto pressioni sul governo israeliano affinché fermi l’aggressione” a Gaza.
Questo annuncio arriva mentre il Qatar annunciava, il 9 novembre, la sospensione della mediazione tra Israele e Hamas che aveva infranto le ultime speranze di un accordo di tregua nella Striscia di Gaza e il rilascio degli ostaggi israeliani detenuti nei territori palestinesi.
L'Emirato del gas, affermatosi fin dall'inizio della guerra come mediatore regionale che ospita sul suo territorio la sede politica del movimento islamico palestinese e la più importante base militare americana in Medio Oriente, aveva tuttavia rilanciato nuovi tentativi negoziali in Ottobre. “Il Qatar riprenderà i negoziati quando le parti dimostreranno disponibilità e serietà”, ha spiegato in una nota il portavoce degli Affari esteri Majed Al Ansari.
Finora Hamas ha sempre rifiutato il progetto israeliano di mantenere una presenza nella Striscia di Gaza dopo un possibile accordo di pace, mentre lo Stato ebraico, influenzato dalla destra favorevole alla ripresa degli insediamenti, considera questa presenza essenziale per la sua sicurezza.
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