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Come la disinformazione ha contribuito alla vittoria di Trump

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Il mio cuore è a mezz’asta.

Il trionfo elettorale di Donald Trump ha l’effetto di un dieci ruote che passa sull’insieme dei valori che mi sono più cari: onestà, uguaglianza, rispetto dell’ambiente, diritti umani e scienza.

Valori che sono stati al centro del grande progresso delle nostre società dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Vettori di pace e benessere ripetutamente manifestati a livello nazionale e internazionale.

Disinformazione

Come potrebbe la maggioranza degli americani votare per un bugiardo, razzista, misogino, antiscientifico, scettico sul clima e violentatore sessuale?

La disinformazione viene sempre più presa di mira.

Disinformazione che è riuscita a convincere molti elettori a votare CONTRO i propri interessi.

Esempi?

Trump ha diffuso bugie sui migranti, incluso il fatto che stessero “mangiando cani e gatti americani”. Ma anche che sono stati i principali responsabili dei crimini perpetrati negli Stati Uniti.

Ciò non ha impedito a milioni di cittadini americani con background di immigrazione di votare per lui. Compreso circa il 45% degli elettori latini.

Trump ha accusato falsamente i democratici di promuovere l’aborto fino agli ultimi mesi di gravidanza, parlando addirittura di “esecuzioni dopo la nascita”!

Mentre era in carica, Trump ha limitato l’accesso all’aborto nominando giudici conservatori alla Corte Suprema. Un provvedimento che attenta alla libertà riproduttiva delle donne.

Ciò non ha impedito al 44% delle donne americane di votare per lui.

L’effetto muschio

Con la sua piattaforma X, ex Twitter, Ellen Musk ha senza dubbio contribuito a una campagna di disinformazione a favore di Trump.

Secondo il Centro contro l’odio online (CCDH), le sue pubblicazioni che riportano informazioni false o fuorvianti sono state visualizzate più di 1,2 miliardi di volte.

Per non parlare della disinformazione proveniente da tutto il mondo!

Ricordiamo che le agenzie di intelligence e di sicurezza americane hanno emesso diversi allarmi. Russia, Cina e Iran sono stati identificati come i principali governi stranieri che utilizzano questa strategia per destabilizzare gli Stati Uniti.

Anche qui

Le nostre istituzioni democratiche non sono immuni dallo stesso tipo di disinformazione.

Pierre Poilievre lo usa regolarmente, soprattutto quando si tratta del cambiamento climatico, ma anche del ruolo delle nostre istituzioni, come quella della Banca del Canada e di Radio-Canada.

Ha inoltre sostenuto che le donne transgender non hanno posto nei bagni, negli spogliatoi e nei rifugi.

Il Partito conservatore canadese flirta con negazionisti dell’Olocausto, mascolinisti e teorici della cospirazione, lo stesso elettorato che Trump sta mobilitando con grande successo.

Tutto ciò mi preoccupa molto.

Viviamo in un momento della storia umana in cui, più che mai, abbiamo bisogno di governi che prendano decisioni informate da informazioni rigorose per affrontare le immense sfide ambientali, socioeconomiche e di intelligenza artificiale che stanno scuotendo sempre più le nostre vite.

Non abbiamo alcuna influenza diretta sulla politica americana, ma per favore mobilitiamoci qui contro la disinformazione che ci minaccia anche qui.

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