Francia –
Alle assisi, l’agghiacciante storia dell’assassinio di Samuel Paty
L’evocazione degli ultimi minuti di vita del professor Samuel Paty, assassinato in Francia da un islamista radicale il 16 ottobre 2020, ha paralizzato giovedì la Corte d’assise speciale di Parigi.
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“Sono trascorsi 14 minuti tra l’uscita di Samuel Paty dal collegio dove insegnava e la neutralizzazione (dell’assassino) Abdoullakh Anzorov. In nessun momento Anzorov è sembrato perdere la calma”, ha spiegato un investigatore antiterrorismo, che ha fornito una testimonianza agghiacciante.
Nell’aula dei “processi grandi”, tutti trattengono il fiato mentre l’investigatore descrive le circostanze dell’“aggressione molto violenta” contro questo professore di un collegio di Conflans-Sainte-Honorine, nella regione parigina.
Nelle immagini riprese dalla videosorveglianza si vede il professore, con il cappuccio in testa, uscire dal suo istituto. Dietro di lui cammina uno studente.
Appare una sagoma tutta vestita di nero. “Si tratta di Abdoullakh Anzorov”, un 18enne islamista radicale russo di origini cecene, indica l’investigatore che precisa che l’uomo cammina “con passo energico e deciso” in direzione del professore, che viene violentemente molestato e minacciato social network dalla sua lezione sulla libertà di espressione dieci giorni prima.
L’uomo vestito di nero supera la studentessa, le fa cenno di andarsene, dice l’investigatore. L’adolescente vede lo sconosciuto estrarre un coltello e correre verso Samuel Paty. In preda al panico, fugge ma ha il tempo di sentire: “Allah Akbar!” Sono le 16:54, Abdoullakh Anzorov ha appena decapitato Samuel Paty.
14 piaghe
Sugli schermi dell’aula vengono trasmesse le immagini del coltello da cucina, sporco di sangue, utilizzato per pugnalare e decapitare la docente: lungo complessivamente 35 cm, ha una lama di 19 cm per 4,5 cm di spessore.
L’autopsia ha rivelato 14 coltellate sul corpo del professore, nota l’investigatore, che precisa: “La decapitazione è avvenuta poco prima o subito dopo la morte, senza che si possa accertarlo”.
La polizia è prontamente intervenuta. “Con le mani arrossate” dal sangue della vittima, Anzorov ha sparato più volte contro gli agenti di polizia con una pistola semiautomatica ad aria compressa prima di essere ucciso. Erano le 17:04 quando la polizia si accorse della sua morte.
La famiglia di Samuel Paty testimonierà venerdì. Due giovani amici dell’aggressore, detenuti, sono sotto processo per “complicità in omicidio terroristico”, reato punibile con l’ergastolo. Altre sei persone appaiono libere e sono accusate di partecipazione ad associazione per delinquere terroristica. Rischiano 30 anni di carcere. Il processo è in programma fino al 20 dicembre.
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