Venerdì le autorità americane hanno accusato “agenti d'influenza russi” di essere dietro un video, ampiamente diffuso pochi giorni prima delle elezioni presidenziali, in cui un uomo che si presenta come immigrato haitiano afferma di aver votato illegalmente in più occasioni nelle principali contee della Georgia.
Secondo Brad Raffensperger, funzionario elettorale della Georgia, questo video, che mostra un uomo in possesso di diverse carte d'identità statali, è “un esempio della disinformazione mirata che abbiamo visto durante queste elezioni e in altri paesi”, aggiunge è “probabilmente una produzione di allevamenti di troll russi”.
Azioni orchestrate dalla Russia
Questi sospetti sono stati confermati dalla Polizia federale (FBI), dall'Ufficio del direttore dell'intelligence nazionale (ODNI) e dall'Agenzia per la sicurezza informatica e delle infrastrutture (CISA) in una dichiarazione congiunta, affermando che “agenti dell'influenza russa hanno fabbricato falsamente un recente video che mostrano individui che affermano di provenire da Haiti e votano illegalmente in più contee della Georgia.
Queste agenzie sottolineano che questo video fa parte di una serie di azioni orchestrate dalla Russia per “sollevare domande infondate sull’integrità delle elezioni americane e alimentare le divisioni tra gli americani”.
Anche un altro video è attribuito alla Russia
In questo video di 20 secondi, ancora visibile su X, un uomo a bordo di un veicolo dichiara davanti alla telecamera: “Siamo di Haiti. Siamo venuti in America sei mesi fa e abbiamo già la cittadinanza americana: votiamo per Kamala Harris”, prima di affermare di aver votato in diverse contee e di mostrare diverse patenti di guida.
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Mike Hassinger, portavoce delle autorità georgiane, ha però affermato che le identità presentate sono false e che non è possibile che le persone nel video abbiano votato in Georgia. Brad Raffensperger ha chiesto a Elon Musk e ad altre piattaforme di rimuovere il video, nonostante fosse ancora visibile sulla rete X, che recentemente ha mostrato il suo sostegno a Donald Trump. La settimana precedente, le agenzie di sicurezza avevano già identificato un altro video di disinformazione, anch’esso attribuito ad agenti russi, che pretendeva di mostrare la distruzione delle schede elettorali per corrispondenza di Donald Trump in Pennsylvania.
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