I partiti ambientalisti europei hanno lanciato venerdì un appello senza precedenti, chiedendo a Jill Stein, candidata del Partito Verde americano, di ritirarsi dalla corsa presidenziale per sostenere Kamala Harris, al fine di evitare una vittoria di Donald Trump in un’elezione ritenuta “troppo serrata per essere affrontata”. rassicurante.
In una dichiarazione congiunta, i partiti verdi di diversi paesi europei, tra cui Francia e Germania, hanno dichiarato: “Chiediamo a Jill Stein di ritirarsi dalla corsa e sosteniamo Kamala Harris per la presidenza degli Stati Uniti. »
Avvertimento sull’agenda di Trump
Gli ambientalisti europei hanno sottolineato l’importanza cruciale delle elezioni americane, mettendo in guardia contro l’agenda di Donald Trump, che descrivono come una minaccia ai diritti umani e alla democrazia. “Donald Trump ha promesso che se fosse diventato di nuovo presidente, avrebbe ampliato i divieti di aborto, negato i diritti ai membri della comunità LGBTQIA+ e deportato i migranti in massa”, hanno detto, invitando alla mobilitazione contro quello che vedono come un ritorno ad una situazione “antidemocratica”. politiche “autoritarie”.
“È chiaro che Kamala Harris è l’unico candidato che può impedire che Donald Trump e la sua politica antidemocratica e autoritaria raggiungano la Casa Bianca”, hanno sottolineato i membri dei partiti verdi europei.
Preoccupazione tra i democratici
Negli Stati Uniti, i democratici condividono questa preoccupazione, temendo che la candidatura di Jill Stein possa compromettere le loro possibilità di vittoria negli stati indecisi. I precedenti del 2016 restano significativi. In effetti, Donald Trump ha vinto per poco nel Wisconsin, con un gap di meno di 23.000 voti contro Hillary Clinton, mentre Jill Stein ne ha ottenuti 31.000. Alcuni democratici hanno poi accusato Jill Stein di aver contribuito alla sconfitta di Hillary Clinton in questo Stato decisivo.
Per evitare che la storia si ripeta, i democratici hanno lanciato una campagna pubblicitaria in stati chiave come Wisconsin, Michigan e Pennsylvania, sostenendo che “un voto per Jill Stein è in realtà un voto per Donald Trump”.
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