Ccinque dipartimenti sono ora classificati in stato di allerta arancione in caso di pioggia, Météo-France ha aggiunto sabato l’Hérault a questa lista e comprende già il Gard, le Alpi dell’Alta Provenza, il Var e le Alpi Marittime dove oggi è previsto nuovamente maltempo.
L’istituto meteorologico ha prolungato l’allerta fino a domenica alle 6.00 anche per questi ultimi due reparti, i cui vigili del fuoco non hanno però segnalato alcun intervento significativo per la notte tra venerdì e sabato.
Sull’Hérault “sono attesi cumuli tra 30 e 50 millimetri in maniera molto diffusa, e localmente tra 70 e 100 millimetri in pianura, con intensità localmente elevate e piogge temporaneamente stazionarie come durante la notte precedente. Nell’entroterra, in particolare sul versante dell’Espinouse, gli accumuli potrebbero raggiungere i 120-150 millimetri», precisa Météo-France nel suo bollettino delle 6 del mattino.
Più che le forti piogge talvolta previste localmente, “è soprattutto la durata di questo episodio a richiedere un monitoraggio particolare”, avverte l’istituto.
Il Var è stato finora il dipartimento più colpito, in particolare nel settore di Vidauban, costringendo le autorità a ospitare “quasi 1.900 persone” in via precauzionale, ha indicato venerdì la prefettura.
“La notte è stata molto tranquilla, non abbiamo effettuato alcun intervento”, hanno spiegato all’AFP i vigili del fuoco del Var che hanno messo in atto “un sistema previsionale, in aggiunta” a quelli “già previsti per l’attività in corso”.
“La regione di Vidauban, pesantemente colpita venerdì da piogge torrenziali e stazionarie, potrebbe essere nuovamente colpita da queste nuove forti piogge”, ha avvertito Météo-France.
I vigili del fuoco delle Alpi Marittime hanno inoltre precisato di non aver effettuato “nessun intervento legato al maltempo la notte scorsa”.
La settimana scorsa, Gard e Var erano già stati colpiti da forti piogge. L’episodio, che ha interessato gran parte del centro-est del Paese, ha provocato inondazioni eccezionali nell’Ardèche e nel Rodano.
Il primo ministro Michel Barnier si è recato venerdì in quest’ultimo dipartimento, annunciando il lancio di una consultazione pubblica sul terzo piano di adattamento del paese al riscaldamento globale che rende questi eventi meteorologici più frequenti e più intensi.
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