Aiuti alle popolazioni colpite dall’uragano Elena L’offerta della Federal Emergency Management Agency (FEMA) nella Carolina del Nord, negli Stati Uniti, è stata temporaneamente interrotta sabato, dopo le minacce contro i soccorritori.
Secondo il Washington Post, i lavoratori della FEMA hanno dovuto interrompere il loro lavoro nella contea di Rutherford, nella Carolina del Nord, dopo che i soldati della Guardia Nazionale hanno visto “milizie armate” minacciarli.
In effetti, alcune squadre della FEMA stanno lavorando in centri di ripristino di emergenza nelle contee della Carolina del Nord, dove secondo quanto riferito i lavoratori federali stanno ricevendo minacce, ha confermato il portavoce della FEMA alla CNN.
“Per la sicurezza del nostro personale dedicato e dei sopravvissuti al disastro che supportiamo, la FEMA ha apportato alcune modifiche operative”, ha affermato.
Tuttavia, si afferma che i centri di soccorso in caso di catastrofe “continuano ad essere aperti come previsto, i sopravvissuti continueranno a registrarsi per ricevere assistenza e continueranno ad aiutare la popolazione della Carolina del Nord a riprendersi.
Altre operazioni della FEMA sono state sospese domenica nella contea di Ashe come precauzione a causa di “minacce che si verificano in alcune contee”, secondo un post su Facebook dello sceriffo B. Phil Howell.
Anche questi centri hanno riaperto lunedì, secondo la CNN.
La contea di Rutherford, situata a sud-est dell’area di Asheville, è stata duramente colpita dall’uragano Elena che ha devastato la Florida il mese scorso, uccidendo più di 100 persone nella Carolina del Nord.
Questa regione è stata anche colpita da gravi inondazioni e frane mortali.
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