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Un migliore utilizzo dei vaccini può ridurre il consumo di antibiotici di 2,5 miliardi di dosi all’anno (OMS)

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Se alcuni di questi vaccini sono già disponibili ma sottoutilizzati, altri dovrebbero essere sviluppati e immessi sul mercato il prima possibile, sostiene l’agenzia sanitaria delLUI in un nuovo rapporto pubblicato giovedì. Il rresistenza antimicrobica si verifica quando batteridel virusdel funghi E parassiti non reagire più farmaci antimicrobiciche rende le persone più malate e aumenta il rischio di malattiaDi morte e propagazione diinfezioni difficile da trattare.

La resistenza antimicrobica è in gran parte dovuta all’uso improprio e eccessivo degli antimicrobici, quando molte persone in tutto il mondo non hanno accesso agli antimicrobici essenziali. Ogni anno, quasi 5 milioni di decessi sono associati alla resistenza antimicrobica in tutto il mondo. I vaccini rappresentano una parte fondamentale della risposta per ridurre la resistenza antimicrobica perché prevengono le infezioni, riducono l’uso e l’abuso di antimicrobici e rallentano l’insorgenza e la diffusione delle infezioni.agenti patogeni resistente a droghe.

“La lotta contro la resistenza antimicrobica inizia con la prevenzione infezionie i vaccini sono tra gli strumenti più potenti per raggiungere questo obiettivo”, ha affermato il direttore generale dell’OMSTEdros Adhanom Ghebreyesus. “È essenziale migliorare l’accesso ai vaccini esistenti e svilupparne di nuovi per malattie gravi come tubercolosial fine di salvare vite umane e invertire la tendenza alla resistenza antimicrobica”, ha sottolineato.

A livello globale, i costi ospedalieri per il trattamento degli agenti patogeni resistenti valutati nel rapporto sono stimati in 730 miliardi di dollari all’anno. Se i vaccini potessero essere utilizzati contro tutti gli agenti patogeni valutati, si risparmierebbe un terzo dei costi ospedalieri legati alla resistenza antimicrobica. Alla 79a riunione ad alto livello delAssemblea generale delle Nazioni Unite sulla resistenza antimicrobica, tenutasi il 26 settembre, i leader mondiali hanno approvato una dichiarazione politica in cui si impegnano, tra le altre cose, a ridurre del 10% entro il 2030 il numero di decessi umani legati alla resistenza antimicrobica. resistenza agli antimicrobici batterici, stimata a 4,95 milioni all’anno.

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