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L’opposizione chiede un attacco agli impianti petroliferi e nucleari dell’Iran

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AA / Gerusalemme / Abdul Raouf Arnaout

Martedì l’opposizione israeliana ha invitato il governo Netanyahu ad attaccare il programma nucleare e gli impianti petroliferi dell’Iran.

Il governo israeliano si era precedentemente impegnato a lanciare un “vigoroso attacco” contro l’Iran “presto”, ma non ha specificato la data o gli obiettivi che avrebbe preso di mira.

Lo ha detto in un messaggio l’ex primo ministro israeliano Naftali Bennett

E ha aggiunto: “Per la prima volta abbiamo la possibilità di agire contro l’Iran senza temere una risposta terribile e insopportabile. Possiamo infliggere gravi danni al programma nucleare iraniano, il che getta un’ombra sul nostro futuro”.

Ha detto che il regime iraniano è ora “esposto e debole, e questa è un’opportunità unica per Israele di godere della legittimità e della capacità di infliggere gravi danni al regime iraniano e alla sua agenda nucleare”.

Il leader dell’opposizione Yair Lapid ha dichiarato alla Israel Broadcasting Corporation: “Se fossi primo ministro, attaccherei gli impianti petroliferi dell’Iran, che è il suo punto debole”, cioè il regime iraniano.

Ha aggiunto: “E vorrei dire agli americani su questo tema: mi dispiace, Israele ha i suoi interessi”.

I media israeliani hanno indicato nei giorni scorsi che Washington è contraria all’attacco israeliano agli impianti petroliferi iraniani, per paura dell’impatto che ciò avrebbe sui prezzi globali del petrolio.

La Israel Broadcasting Corporation ha dichiarato martedì: “Dall’attacco iraniano della scorsa settimana, sono in corso discussioni tra funzionari israeliani e americani riguardo alla risposta israeliana. Durante queste discussioni, i funzionari statunitensi hanno offerto alle loro controparti israeliane un ampio sostegno diplomatico e ulteriore assistenza militare se non avessero attaccato determinati obiettivi sul territorio iraniano, senza specificare gli obiettivi contro i quali Washington si oppone a qualsiasi azione.

All’inizio di ottobre, l’Iran ha lanciato un attacco contro Israele con più di 180 missili, in risposta all’assassinio del capo dell’ufficio politico di Hamas, Ismaïl Haniyeh, a Teheran, del segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah, a Beirut. , e i massacri perpetrati da Israele a Gaza e in Libano.

Secondo il corrispondente di Anadolu, alcuni partiti israeliani temono che la risposta israeliana contro l’Iran possa portare ad una guerra regionale su vasta scala.

*Tradotto dall’arabo da Mourad Belhaj

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