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perché Israele prende di mira la Siria, il “cortile” dell’Iran

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COLLOQUIO – La risposta israeliana ai missili lanciati dall’Iran il 1° ottobre minaccia la Siria, il cortile di Teheran e degli Hezbollah libanesi, stima lo specialista del Medio Oriente Fabrice Balanche.

Fabrice Balanche è docente di geografia all’Università di Lione-2. Questo specialista del Medio Oriente è l’autore di Lezioni dalla crisi siriana (Odile Jacob, 2024).


LE FIGARO.- Il ministro della Difesa siriano ha denunciato domenica gli attacchi israeliani contro “diversi siti militari” nel paese. L’Osservatorio siriano per i diritti umani ha riferito di raid contro depositi di armi. Perché lo Stato ebraico sta colpendo la Siria?

Fabrice BALANCHE.- Colpire la Siria equivale a indebolire l’Iran, che ne ha fatto il suo cortile. Gli iraniani fanno quello che vogliono in questo paese che Bashar al-Assad non controlla più dall’inizio della guerra civile nel 2011 e i cui confini ed economia sono controllati da potenze straniere: Iran e Russia.

Teheran usa la Siria per rifornire Hezbollah e minacciare Israele. Tenendo a debita distanza il potere siriano, l’Iran mantiene questo paese nella mezzaluna…

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