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Il direttore dell’UNRWA denuncia un anno di guerra nella Striscia di Gaza

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AA / Londra / Aysu Bicer

Philippe Lazzarini, direttore dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (UNRWA), ha descritto la situazione nella Striscia di Gaza come una “vertiginosa discesa nella barbarie”, sottolineando il disperato bisogno di diplomazia e di porre fine alla guerra. violenza.

Ha detto Lazzarini

Ha rivelato che più di 220 membri del personale dell’UNRWA sono stati uccisi durante il conflitto – il numero di vittime più alto nella storia delle Nazioni Unite – evidenziando le terribili condizioni in cui vivono i civili e gli operatori umanitari.

L’impatto sui bambini è stato particolarmente grave.

Sono più di 650.000 i bambini che perdono il nuovo anno scolastico, costretti ad affrontare traumi, fame e perdita dei propri cari.

Scuole e infrastrutture essenziali sono state distrutte, con più di due terzi degli edifici dell’UNRWA colpiti dalla violenza, lasciando molte famiglie senza protezione.

“Invece di stare nelle aule, i bambini stanno scavando tra le macerie nella disperazione e nella paura”, ha detto Lazzarini, aggiungendo: “Ogni bambino a Gaza è traumatizzato e molti porteranno cicatrici per tutta la vita. »

Il direttore dell’Unrwa ha anche lanciato un appello al cessate il fuoco, sottolineando che “non ci sono vincitori nelle guerre” e che l’unico modo per porre fine alle continue sofferenze è trovare una soluzione diplomatica e pacifica.

Ha chiesto un accordo che garantisca il rilascio sicuro dei prigionieri, la consegna di aiuti umanitari essenziali a Gaza e un cessate il fuoco che porti tregua ai residenti della Striscia di Gaza, del Libano, di Israele e dell’intera regione.

“È ora di deporre le armi dopo decenni di uccisioni e immense sofferenze”, ha detto Lazzarini, aggiungendo che la distruzione e il costo umano stanno diventando ogni giorno più insopportabili.

Israele continua la sua implacabile offensiva sulla Striscia di Gaza dal 7 ottobre, nonostante le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che chiedevano un cessate il fuoco immediato.

Da allora, secondo le autorità sanitarie locali, 41.909 persone, soprattutto donne e bambini, sono state uccise e più di 97.100 ferite.

I continui attacchi di Israele hanno sfollato quasi l’intera popolazione della Striscia di Gaza, esacerbando la carenza di cibo, acqua pulita e medicine derivante da un blocco di lunga data.

Israele è attualmente perseguito per il “crimine di genocidio” davanti alla Corte internazionale di giustizia a causa delle sue azioni nella Striscia di Gaza.

*Tradotto dall’inglese da Mourad Belhaj

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