L’attuale carenza di scorte dell’antidoto utilizzato in caso di avvelenamento da Amanita phalloides è problematica. Tox Info Suisse invita gli appassionati a far controllare tutta la raccolta da un organismo ufficiale di controllo dei funghi.
L’antiveleno utilizzato in caso di avvelenamento da Amanita phalloides non sarà disponibile né in Svizzera né all’estero almeno fino a metà novembre, ha ricordato lunedì Tox Info Suisse. Altre opzioni terapeutiche sono limitate.
Ogni anno Tox Info Suisse registra diverse centinaia di casi di avvelenamento da funghi, tra cui alcuni casi gravi. L’avvelenamento da Amanita phalloides non trattato adeguatamente può essere fatale.
Quasi un centinaio di avvelenamenti ogni anno
Per il 2023, Tox Info segnala 98 casi di avvelenamento da funghi documentati dai medici curanti – rispetto ai 91 dell’anno precedente – tra cui un caso grave in un adulto, secondo gli ultimi dati forniti a Keystone-ATS. Un solo caso, seppure di media gravità, è riconducibile all’amanita phalloides.
Per limitare il più possibile il numero di danni potenzialmente gravi alla salute, la popolazione è invitata a far controllare tutti i funghi raccolti personalmente presso un centro di ispezione dei funghi. Gli indirizzi di queste postazioni di controllo nel quartiere sono disponibili su www.vapko.ch.
ats/miro
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