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Con l’offensiva a Kursk, l’Ucraina assume il ruolo senza precedenti di esercito di occupazione

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L’offensiva ucraina nella regione russa di Kursk il 6 agosto è stata una scommessa rischiosa. Ma ha permesso soprattutto a Kiev di riprendere l’iniziativa e di risollevare il morale delle truppe nonostante l’avanzata dei russi nel Donbass. Le forze armate ora affermano di controllare circa 1.000 km2e avere “fermo” la controffensiva russa, anche se Mosca dice di aver ripreso terreno. Con questa operazione, l’Ucraina assume un ruolo senza precedenti dall’inizio dell’invasione russa il 24 febbraio 2022: quello di un esercito di occupazione.

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La legge di guerra è chiara: “Un territorio si considera occupato quando è posto di fatto sotto l’autorità dell’esercito nemico”indica l’articolo 42 delle Convenzioni dell’Aja. “Da un punto di vista legale, questa è davvero un’occupazione militare”concorda Oleksandr Merezhko, presidente della commissione per gli affari esteri della Rada, il parlamento ucraino.

Questo deputato della maggioranza presidenziale e professore di diritto internazionale preferirebbe tuttavia utilizzare a “altro termine” sull’operazione a Kursk. “La parola “occupazione” ha connotazioni troppo negativesostiene. L’occupazione russa è un crimine perché Mosca è l’aggressore, mentre l’occupazione ucraina è una risposta a questo crimine. »

Stabilire una “zona cuscinetto”

La legalità dell’operazione di Kursk non è infatti contestata dalla comunità internazionale: essa è conforme all’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite sul diritto di legittima difesa in caso di aggressione armata. “Riteniamo che l’Ucraina stia conducendo una legittima guerra difensiva contro l’aggressione illegale e, nel quadro di questo legittimo diritto di autodifesa, l’Ucraina ha il diritto di colpire il nemico dove lo ritiene necessario, sul proprio territorio, ma anche sul territorio territorio del nemico”, ha dichiarato il 7 agosto, il giorno dopo l’incursione, il portavoce degli affari esteri dell’Ue, Pietro Stano.

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Il simbolo dell’offensiva ucraina a Kursk (Ucraina), 23 settembre 2024. LAURENCE GEAI/MYOP PER “IL MONDO”

Anche a Dmytro (il nome è stato cambiato), un soldato di 41 anni, il termine non piace«occupazione»ampiamente associato ai crimini di guerra commessi dai russi. Questo comandante di un’unità di ricognizione, schierato a Kursk all’inizio dell’operazione, preferisce parlare di “trasferimento della guerra in territorio russo”. “Non mi considero un occupante, perché non siamo terroristi come i russi »assicura il soldato, che accetta di testimoniare a condizione di anonimato, ai margini di un bosco, dopo il tramonto, durante la sua visita a Kiev.

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