Quando guidiamo, a volte le parole superano i nostri pensieri. Secondo uno studio realizzato da Macif e dalla Fondazione Jean-Jaurès, il 67% degli utenti ammette di aver già insultato un altro automobilista. I più virulenti sono i motociclisti e gli scooteristi (79%), seguiti a ruota dagli automobilisti (74%). La paura di una collisione è la motivazione principale (66%), ben più dello stress quotidiano (29%) o dell’urgenza di una corsa contro il tempo (28%).
Questi marchi automobilistici si guastano più spesso, secondo lo studio
Gli insulti si verificano soprattutto quando la strada è bloccata (42%), un veicolo segue troppo da vicino (34%) o un conducente non usa l’indicatore di direzione (34%). Più della metà dei francesi (51%) ammette di aver già insultato qualcuno mentre guidava, confermando così che l’auto è terreno fertile per sfoghi verbali.
Gli insulti preferiti dagli automobilisti
In testa agli insulti più comuni alla guida, “Asshole” vince il premio con il 48% degli utenti, seguito a ruota da “Asshole”, utilizzato dal 43% degli automobilisti. Più in basso nella classifica, “Abruti” è scelto dal 31% degli intervistati, soprattutto tra gli over 50 (39%), mentre “Enculé”, utilizzato dal 13% degli intervistati, di cui il 19% uomini, è di terza classe.
Nell’elenco compaiono anche altri insulti come “Jester”, “Bastard/Bitch”, “Son of a bitch”, “Bastard”, “Tocard”, “Whore” o anche “Faggot”, sebbene quest’ultimo sia usato solo da 4% dei francesi. Inoltre, il 19% degli intervistati preferisce tenere per sé i propri insulti. Da notare che quasi la metà degli automobilisti (48%) ammette di sentirsi meglio dopo essersi lanciati in un insulto, anche se l’82% riconosce che questo non risolve nulla e il 75% ritiene che questi scoppi d’ira non siano necessari.
Il vero motivo per cui abbiamo messo l’adesivo “bimbo a bordo” sulla nostra auto
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