Pubblicato il 28 settembre 2024 alle 09:27.
Il ritorno in terra degli emigranti irlandesi, con tutto ciò che comporta di aspettative e conflitti interni, è quasi un genere di romanzo a sé stante. Il nuovo libro di Colm Toibin, Isola Lungatratta del secondo ritorno di Eilis Lacey, circa vent’anni dopo quello raccontato in Brooklynpubblicato nel 2009 e tradotto in francese nel 2011. Non è affatto necessario aver letto il primo per apprezzare il secondo.
Isola Lunga è un romanzo di doppio sradicamento. La giovane, spinta dalla famiglia negli anni Cinquanta a cercare lavoro a New York, è oggi – siamo negli anni Settanta – una donna che ha conquistato la propria autonomia. Ha una situazione confortevole, un marito e dei figli, un lavoro. Tuttavia, si rende conto di essere completamente sola. Impossibile avere una discussione sincera con il marito Tony, prestato e pudico. Se non altro della donna che è rimasta incinta e del bambino che il marito ingannato e furioso minaccia di portare a casa quando nascerà. L’ambiente familiare è opprimente, il padiglione degli sposi è contiguo a quello dei genitori e dei fratelli di Tony. In questo clan di italoamericani, attorno alla grande tavola del pranzo domenicale da cui non si può scappare, a nessuno interessa davvero sapere chi è la ragazza irlandese e cosa prova.
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