Il re Abdullah II nomina il nuovo primo ministro dopo le elezioni legislative
DayFR Italian

Il re Abdullah II nomina il nuovo primo ministro dopo le elezioni legislative

-

Il re di Giordania Abdullah II domenica ha incaricato il suo capo di gabinetto di formare un nuovo governo poco dopo le dimissioni del primo ministro in carica in seguito alle elezioni parlamentari del 10 settembre, ha affermato il palazzo. Secondo la costituzione, il governo si dimette dopo le elezioni parlamentari, ma il re nomina il primo ministro, non il parlamento, che ha poteri limitati. “Domenica il re Abdullah ha incaricato Jafar Hassan di formare un nuovo governo”ha affermato il Palazzo in una nota.

Jafar Hassan, 56 anni, sostituisce Bicher Khasawneh, che ha guidato il governo dall'ottobre 2020 e che in precedenza aveva presentato le sue dimissioni al re, secondo la televisione di stato. Direttore dell'ufficio di re Abdullah II, il nuovo capo del governo ha ricoperto in particolare la carica di ministro della Pianificazione.

In una lettera pubblicata dal Palazzo, il re Abdullah II ha invitato il primo ministro designato a “per fare ogni sforzo per sostenere la determinazione dei nostri fratelli palestinesi sulla loro terra e difendere i loro diritti”. Ha inoltre invitato il nuovo capo del governo a “di lavorare con tutte le nostre energie a livello arabo e internazionale per proteggere il popolo palestinese e porre fine alle aggressioni e alle flagranti violazioni dei principi umanitari e del diritto internazionale”.

Economia stagnante e guerra nella Striscia di Gaza

Nelle elezioni parlamentari di martedì, l'Islamic Action Front (IAF), braccio politico della Fratellanza Musulmana e principale partito di opposizione in Giordania, è arrivato primo tra i partiti politici in un sondaggio caratterizzato da una bassa affluenza, sullo sfondo di un'economia lenta e della guerra nella Striscia di Gaza. Su un totale di 138 seggi, gli islamisti ne hanno vinti 31, di cui 17 (su 41) riservati ai partiti politici e il resto assegnato alle regioni.

Il Parlamento giordano è bicamerale. Oltre ai 138 deputati eletti, ha 69 senatori nominati dal monarca. L'assemblea può ritirare la fiducia al governo, approvare e promulgare leggi.

La guerra nella Striscia di Gaza tra Israele e il movimento palestinese Hamas ha influenzato, secondo gli analisti, l'esito delle elezioni legislative nel regno, che è legato a Israele da un trattato di pace dal 1994, dove quasi metà della popolazione giordana è di origine palestinese. Le manifestazioni chiedono regolarmente la cancellazione di questo trattato.

La guerra a Gaza ha inferto un duro colpo anche all'economia giordana, che confina con Israele e la Cisgiordania occupata, in particolare al settore turistico (14% del PIL). Il regno dipende fortemente dagli aiuti esteri, in particolare dagli Stati Uniti e dal Fondo monetario internazionale, e la disoccupazione ha raggiunto il 21% nel primo trimestre del 2024.

Related News :