come un'ombra sulla lavagna – Liberazione
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come un'ombra sulla lavagna – Liberazione

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Rinascimento

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Il 19 settembre, il Musée d'Orsay riesuma la pittura contemporanea, un genere fino a poco tempo fa disprezzato, in “Le Jour des peintres” esponendo 80 artisti spesso sconosciuti al grande pubblico. Un approccio indubbiamente utile, ma che soffre della mancanza di pretese.

Con la presenza di 80 pittori contemporanei della scena francese, che si troveranno davanti alla loro tela al Musée d'Orsay, pronti a commentarla senza privarsi della loro interpretazione esperta delle opere patrimoniali esposte sulle pareti dell'istituzione, “La “Giornata dei pittori” testimonia la vitalità della scena francese, ancora troppo poco conosciuta dal grande pubblico,” strombazza il comunicato stampa. L'evento (leggi il nostro articolo qui) testimonia anche un tentativo di far uscire la pittura contemporanea dall'armadio in cui è stata tenuta, in Francia, per almeno due decenni. Pochi pittori attivi negli anni '90 e 2000 sono pronti a raccontare la presa in giro condiscendente, persino sprezzante, che hanno dovuto sopportare durante i loro studi e, oltre a ciò, il disinteresse della stragrande maggioranza dei galleristi, curatori di mostre e critici per la loro opera, la cui prima colpa è stata quella di identificarla con questa pratica superata, fuori moda, borghese e morta, che era, immediatamente e senza ombra di dubbio, la pittura. Thomas Lévy-Lasnes, l'artista che sta organizzando questa “Giornata dei pittori”, una volta confidò a Pubblicazione che quando entrò alle Beaux-Arts di Parigi, il direttore dell'epoca, Henry-Claude Cousseau, aveva passato due ore a cercare di convincerlo “quel dipinto era finito e che se avessi insistito, avrei sprecato la mia vita. Mi stavo preparando per una vita da eremita, isolato in campagna.”.

Reimpostazione dell'arte pittorica

Ma questa scommessa

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