Nestlé Waters pagherà una multa di 2 milioni di euro per trivellazioni illegali e inganno

Nestlé Waters risolve le sue controversie in Francia e mette a norma le sue acque minerali. La filiale del colosso agroalimentare svizzero è stata oggetto di due indagini preliminari da parte della procura di Épinal: è stata sospettata di aver sfruttato illegalmente nove pozzi per produrre le sue acque Contrex e Vittel negli ultimi anni. Ed è stata accusata di “inganno” per l'uso di trattamenti non autorizzati per le sue acque minerali, in questo caso trattamenti con raggi ultravioletti e filtri a carbone attivo. Martedì, Nestlé Waters ha stipulato un accordo giudiziario di interesse pubblico (CJIP) con la procura di Épinal e ha accettato di pagare una multa di 2 milioni di euro. « Si tratta del CJIP, l'accordo ambientale più importante firmato finora in Francia. »ha affermato il procuratore di Epinal, Frédéric Nahon.

L'azienda, proprietaria dei marchi Vittel, Perrier, Contrex, Hépar e San Pellegrino, si è impegnata a « riparare l’impatto ecologico attuando un ambizioso piano di rinaturalizzazione e ripristino » di due fiumi e il ripristino delle zone umide situate nel territorio di Vittel e Contrexéville. Questo piano rappresenta un investimento di 1,1 milioni. Nestlé Waters risarcirà inoltre diverse associazioni di protezione ambientale per un totale di 516.800 euro. La procura di Épinal ha osservato che Nestlé Waters ha posto fine alle irregolarità osservate e ha interrotto i trattamenti delle acque non autorizzati (nel 2023). « Non ci sono state conseguenze per la salute pubblica »ha sottolineato. Il gruppo ha « pienamente cooperato » con le autorità giudiziarie e amministrative.