Mentre si avvicinava al relitto del Titanic al largo della costa di Terranova nell’Atlantico settentrionale nel giugno 2023, il sottomarino sperimentale è imploso sotto la pressione dell’acqua. Cinque passeggeri a bordo sono morti, tra cui lo specialista del Titanic Pierre-Henri Nargeolet, 77 anni, francese. Più di un anno dopo la tragedia, e dopo la prima trasmissione di un’immagine della parte posteriore della nave arenata sul fondale oceanico, la Guardia costiera ha pubblicato un video del sommergibile, che ora riposa non lontano dal Titanic, martedì.
Queste immagini mostrano ancora una volta i resti del velivolo, la parte posteriore bianca dello scafo conico, i cavi elettrici e persino il logo della OceanGate, la società che gestiva il Titan, il cui nome compare anche sullo scafo del sottomarino.
Da giugno 2023, la Guardia costiera sta indagando per determinare le cause di questa tragedia che ha sconvolto il mondo. Obiettivo: “Identificare qualsiasi prova di errori materiali (di costruzione o progettazione) che potrebbero aver causato l’incidente, al fine di trarre le opportune raccomandazioni e impedire che tali incidenti si ripetano”.
“Implosione catastrofica”
Questo piccolo sommergibile lungo 6,5 metri, della compagnia americana OceanGate Expeditions, si era immerso il 18 giugno 2023 per osservare il relitto del Titanic e avrebbe dovuto riemergere sette ore dopo, ma i contatti si sono persi meno di due ore dopo la partenza.
Fu lanciata un’enorme operazione di salvataggio, ampiamente pubblicizzata, per salvare i cinque passeggeri del mezzo, che avrebbe dovuto avere riserve di ossigeno per circa quattro giorni. Ma il sommergibile fu distrutto poco dopo l’immersione da una “implosione catastrofica” che uccise all’istante i suoi passeggeri.
“Presunti resti umani” furono scoperti pochi giorni dopo tra i relitti del Titan, a una profondità di 4.000 metri e a 500 metri dal Titanic, secondo la guardia costiera americana, che indagò poi su questo straordinario incidente per 15 mesi.
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Da lunedì e per due settimane, la Guardia Costiera ha tenuto udienze pubbliche della sua commissione d’inchiesta in un tribunale di Charleston, nella Carolina del Sud. Si tratta di udienze tecniche, non di un processo penale o civile.
Secondo il New York Times, che ha assistito al primo procedimento, un ingegnere licenziato da OceanGate nel 2019, Tony Nissen, ha testimoniato di essere stato all’epoca sotto pressione da parte del capo dell’azienda, Stockton Rush, per mentire e affermare che il sommergibile era completamente sicuro nonostante i test preoccupanti. “Andrà tutto bene”, avrebbe risposto Stockton Rush a proposito della resistenza dello scafo. In seguito all’incidente, era scoppiata una controversia sulla possibile negligenza di OceanGate Expeditions, notata dall’ingegnere Nissen, in particolare sull’oblò che tecnicamente non poteva resistere a tali profondità.
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