Quasi 1.500 edifici furono ridotti in cenere, costringendo più di 100.000 residenti della megalopoli americana a fuggire di fronte alle fiamme.
Questi incendi, alla velocità della luce, devastano quartieri come Pacific Palisades, noti per le loro lussuose ville.
Il sindaco di Los Angeles Karen Bass ha sottolineato l’entità della situazione, parlando di venti che soffiano fino a 100 miglia all’ora, raffiche degne di un uragano, combinate con un’estrema siccità.
Gli incendi sono scoppiati nella mattinata di martedì (07.01.2024) e hanno già provocato cinque morti.
L’evocazione di queste scene tragiche da parte dei residenti testimonia la violenza di queste fiamme: “le fiamme hanno inghiottito i nostri sogni”, confida William Gonzales, un disperato residente della regione.
Siccità, caldo e venti violenti: il cocktail devastante
Le condizioni climatiche di questo inverno a Los Angeles non lasciano spazio a dubbi: siccità, caldo e venti violenti sono una combinazione fatale per la propagazione degli incendi. E da quasi dieci mesi nella regione non piove, fenomeno che aumenta il rischio di incendi.
Nel 2015 la California aveva già vissuto una siccità storica, e la situazione ha continuato a peggiorare nel corso degli anni, con periodi sempre più secchi in inverno.
La mancanza di precipitazioni per diversi mesi ha seccato la vegetazione, trasformando erbe e alberi in materiali altamente infiammabili. Queste condizioni creano un ambiente ideale per gli incendi, che si propagano con grande velocità, alimentati da forti venti che trasportano braci per chilometri.
Di fronte agli effetti dei cambiamenti climatici, la California appare sempre più esposta al rischio di incendi.
Il ruolo del cambiamento climatico
Gli esperti concordano sul fatto che questi eventi sono notevolmente aggravati dai cambiamenti climatici. E stimano che se il fenomeno della siccità è ricorrente in California, la sua intensità e frequenza sono state accentuate dal riscaldamento globale.
Secondo Kristina Dahl, vicepresidente dell’organizzazione scientifica Climate Central, l’aumento della temperatura, soprattutto all’inizio di quest’inverno con temperature intorno ai 20°C durante il giorno, gioca un ruolo cruciale nell’intensificazione degli incendi.
Il riscaldamento globale ha portato ad un aumento della temperatura media di 2°C nel sud della California dal 1895, hanno affermato i climatologi dell’Università della California a Berkeley. Questo aumento delle temperature è in gran parte responsabile dell’aumento della frequenza e dell’intensità degli incendi nella regione.
Sotto-questione sulla gestione urbana
I devastanti incendi che hanno colpito Los Angeles sollevano interrogativi anche sulla gestione degli spazi urbani e delle foreste. Crescono le critiche sull’espansione urbana della seconda città più popolosa degli Stati Uniti, che sta portando a un’urbanizzazione dilagante in aree vulnerabili, spesso vicine a foreste e terre aride.
Questa situazione complica la gestione del rischio incendio, una sfida alla quale le autorità locali stanno cercando di rispondere, ma di fronte a condizioni meteorologiche sempre più estreme il compito diventa sempre più arduo.
Le controversie sulla pianificazione urbana e sulla gestione delle risorse naturali, in particolare delle foreste, sono amplificate da voci politiche, come quelle di Donald Trump ed Elon Musk, che denunciano le politiche dello Stato della California e del suo governatore democratico Gavin Newsom.
Tuttavia, gli scienziati sottolineano che la gravità di questi eventi è in gran parte legata ai cambiamenti climatici e ai fenomeni meteorologici estremi che stanno diventando sempre più frequenti e violenti.
