NARRATIVA – Il titolare della testata intende dare una scossa alla linea editoriale del quotidiano più letto della west coast, tradizionalmente filodemocratico. Durante la campagna presidenziale, ha impedito al giornale di esprimersi a favore della candidata democratica Kamala Harris.
L’inizio dell’anno scolastico di gennaio si preannuncia elettrizzante nei corridoi Los Angeles Times . Ancora scossa dalla posizione senza precedenti adottata dal management durante la campagna presidenziale, la redazione del quotidiano californiano è divisa sull’introduzione di uno strumento basato sull’intelligenza artificiale, un « misuratore di bias » (barometro dell’obiettività), che dovrebbe misurare la parzialità degli articoli pubblicati dai media. Questo strumento tecnologico, che sarà introdotto questo mese, indicherà se un giornalista adotta o meno un particolare pregiudizio politico nei suoi scritti. Se la risposta è sì, il lettore avrà la possibilità di vedersi proporre uno o più testi che offrono un punto di vista alternativo sull’argomento trattato nella pubblicazione.
L’iniziatore di questo sconvolgimento non è altro che Patrick Soon-Shiong, proprietario del Los Angeles Times dal 2018. La caccia ai pregiudizi politici sembra essere la nuova ossessione di questo miliardario californiano, noto per aver fatto fortuna…
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