L’armatore CMA CGM attracca a Lione per sviluppare il trasporto fluviale

L’armatore CMA CGM attracca a Lione per sviluppare il trasporto fluviale
L’armatore CMA CGM attracca a Lione per sviluppare il trasporto fluviale
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Un consorzio guidato da CMA CGM, colosso mondiale del trasporto marittimo, ha ottenuto venerdì una subconcessione trentennale per il porto di Lione, che intende modernizzare per raddoppiare il carico di merci in arrivo tramite container sul Rodano.

Il gruppo e i suoi partner investiranno quasi 40 milioni di euro, in particolare, per rinnovare i due terminal dedicati alla movimentazione di container o pacchi pesanti, ha precisato CMA CGM in un comunicato stampa.

Ciò comporterà, ad esempio, la realizzazione di nuove linee ferroviarie, l’installazione di colonnine di ricarica elettrica per le imbarcazioni alle banchine, oppure l’ampliamento dell’area operativa. Ma anche per sostituire, entro dieci anni, uno dei portali del porto adibiti al sollevamento dei container, grazie a un’altra dotazione da 22 milioni di euro.

Situato a sud di Lione, il porto Édouard-Herriot (900 posti di lavoro diretti) appartiene allo Stato ma è concesso dalla Compagnie nationale du Rhône (CNR). Questa ne affida poi la gestione, l’esercizio e la manutenzione a terzi.

Una controllata del CNR, Lyon Terminal, è attualmente proprietaria della subconcessione dei due terminal di 10 ettari, ciascuno dotato di una banchina lungo il fiume e di diversi binari ferroviari, ma il suo contratto è in scadenza.

A seguito di una procedura di gara, un consorzio guidato da CMA CGM con la Banque des Territoires e le Camere di Commercio e dell’Industria (CCI) di Métropole Lyon-Saint-Étienne-Roanne e Aix-Marsiglia-Provence si è aggiudicato la subconcessione.

Riprenderà il funzionamento dei terminali nella primavera del 2025.

L’insediamento dell’armatore a Lione contribuirà a “modernizzare la città e ad assicurarne la prosperità economica”, ha accolto il sindaco ambientalista Grégory Doucet, durante una conferenza stampa sul posto.

Questo investimento rientra nella logica del “grande porto Marsiglia-Lione”, promesso due anni fa da Emmanuel Macron, per collegare meglio la città di Marsiglia al suo entroterra via fiume e irrigare ulteriormente i mercati europei.

«Lo Stato finalmente è interessato al fiume. In questo contesto, ci è sembrato ovvio che il nuovo operatore abbia davvero la capacità di agire sui volumi e di rilanciare l’asse, ha spiegato all’AFP Thomas San Marco, presidente dell’associazione Medlink Ports, incaricata di promuovere i noli fluviali sulla rotta Mediterraneo-Rodano -Asse Saône e direttore esecutivo del CNR.

La presenza della CMA CGM «permetterà di raddoppiare i volumi fluviali entro il 2032» ma anche di sviluppare il traffico ferroviario, indica l’armatore.

Su questo asse, l’80% delle merci viene trasportato su strada, il 15% su rotaia e il 5% sul Rodano. Sui 330 km navigabili tra Marsiglia e Lione, le chiatte trasportano principalmente merci sfuse (sabbia, sale, cereali, ecc.) e in media solo 70.000 container all’anno.

Gigante globale del trasporto di container con sede a Marsiglia, CMA CGM dispone di 57 terminal portuali che operano in 28 paesi. Il suo fatturato ha raggiunto i 15,8 miliardi di dollari (14,10 miliardi di franchi) nel terzo trimestre del 2024, in crescita del 38,5% su base annua grazie all’accelerazione del commercio globale.

/ATS

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