per la Chiesa ortodossa un nuovo patriarca favorevole al Cremlino

per la Chiesa ortodossa un nuovo patriarca favorevole al Cremlino
per la Chiesa ortodossa un nuovo patriarca favorevole al Cremlino
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La Chiesa ortodossa bulgara, tradizionalmente vicina alla Russia anche se non dipende dal Patriarcato di Mosca, ha eletto domenica 30 giugno un nuovo patriarca, Danaïl, di 52 anni. Questo ex metropolita della diocesi di Vidin (Nord-Ovest) ha preso posizione a favore del Cremlino dopo l’invasione russa dell’Ucraina.

Sostenuto da 69 voti su 138 in un’assemblea dei delegati e dal santo sinodo, ha vinto contro il suo concorrente Grigorij, giudicato neutrale dagli esperti, che ne ha ottenuti 66 (tre voti sono stati giudicati nulli).

Succede al carismatico patriarca Néophyte, morto a marzo dopo aver officiato per più di dieci anni, che aveva chiesto la fine della guerra in Ucraina. Danaïl aveva invece sostenuto l’invasione russa in Ucraina, in un lungo videomessaggio trasmesso nel 2023, ricordano gli analisti.

Presente alla celebrazione il Patriarca Bartolomeo

Ha inoltre criticato aspramente l’espulsione decisa dal governo bulgaro, nel settembre 2023, del rappresentante della Chiesa ortodossa russa a Sofia, l’archimandrita Vassian, e di due sacerdoti bielorussi accusati di servire gli interessi geopolitici russi.

Il patriarca russo Kirill, sostenitore della guerra, non era presente alla cerimonia di intronizzazione del patriarca, tenutasi nella cattedrale di Sant’Alessandro Nevskij a Sofia. Alla celebrazione era presente il suo rivale sulla scena internazionale, il patriarca Bartolomeo di Costantinopoli.

Nel luglio 2023 Bartolomeo ha celebrato una messa a Istanbul in ricordo delle vittime della guerra in Ucraina alla presenza del presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj.

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