Un errore di identificazione dalle conseguenze importanti.
Esiste un'area in cui l'errore è evitabile? Anche quella di identificare i corpi non fa eccezione alla regola. Questa famiglia di San Francisco (California, Stati Uniti) è rimasta sbalordita quando ha saputo che le ceneri che conservavano con cura in un'urna funeraria non erano quelle dell'uomo che pensavano di essere.
Tre anni fa, infatti, nel maggio 2021, fu denunciata la morte di un uomo davanti a un albergo della città. Dopo l'identificazione, il patologo fu chiaro: si trattava infatti di James Robinson, morto di overdose. Immediatamente la sua famiglia è stata informata della sua morte e ha voluto cremarlo. Gli venne così affidata un'urna funeraria contenente le sue ceneri.
Dipendenza
Solo che all'inizio del 2024 un amico è convinto di aver incontrato il defunto per strada. Molto rapidamente, informò la figlia di James, che partì alla ricerca del fantasma di suo padre. Pochi mesi dopo ebbe luogo la riunione. Un mistero rapidamente risolto poiché si è scoperto che era stato commesso un errore durante l'identificazione. Un test del DNA ha confermato che James era davvero James.
Purtroppo afflitto da gravi problemi di dipendenza, ha rifiutato di farsi curare ed è scomparso nuovamente dai radar, secondo le informazioni di Newsweek. Sua figlia va a prenderlo per passare un po' di tempo con lui nel fine settimana.
La famiglia del “vero” defunto, invece, ha saputo della morte di Jacob Bruce Chrisinger solo all'inizio di novembre, dopo averlo cercato per tre lunghi anni.
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