Il governo francese ha ribadito martedì all’Assemblea nazionale la sua ferma opposizione al trattato di libero scambio UE-Mercosur, “come lo prevedeva la Commissione (europea). Ha registrato il sostegno della Polonia che ha formalizzato il suo rifiuto dell’accordo così com’è.
“Nelle condizioni attuali”, questo progetto di accordo tra l’Unione Europea e i paesi del Mercosur (Brasile, Argentina, Uruguay, Paraguay) non garantisce “condizioni di concorrenza leale per i nostri agricoltori”, ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura, Annie Genevard. Ma sarebbe “irresponsabile da parte della Francia opporsi in anticipo e in linea di principio a qualsiasi accordo di libero scambio”, ha aggiunto, aprendo i dibattiti che saranno seguiti da un voto non vincolante dei deputati.
Varsavia conferma il suo rifiuto
La Francia, del resto, non è più sola nel suo rifiuto: “il Consiglio dei ministri polacco ha deciso di votare contro”, ha accolto con favore Annie Genevard, annuncio confermato da Varsavia. Buona parte della sinistra e dell’estrema destra francese ritiene però che questa opposizione di Parigi al trattato, così com’è e non in via definitiva, sia insufficiente.
Sul campo, gli agricoltori hanno continuato ad aumentare le loro azioni. A mezzogiorno, circa 660 agricoltori stavano realizzando una ventina di azioni in 15 dipartimenti, secondo l’ultimo rapporto delle autorità, che menziona in particolare operazioni sulle piattaforme logistiche dei supermercati. A meno di un anno da una mobilitazione storica, gli agricoltori ritengono di non aver ottenuto progressi concreti sufficienti.