È stata presentata una denuncia per molestie sessuali contro il presidente cileno Gabriel Boric per presunti fatti risalenti a più di dieci anni fa e che il capo dello Stato smentisce “categoricamente”, ha annunciato lunedì sera il suo avvocato.
“Il presidente (…) respinge categoricamente la denuncia” e “smentisce” i fatti addotti, risalenti al 2013 quando il signor Boric, 27 anni, aveva appena terminato i suoi studi di giurisprudenza, ha spiegato in un comunicato stampa il suo avvocato Jonatan Valenzuela.
La denuncia è stata presentata il 6 settembre da una donna alla procura di Magallanes, nel sud del Cile, regione da cui proviene il signor Boric.
Il procuratore generale di questa regione, Cristián Crisosto, ha confermato all’AFP che “esiste un procedimento penale relativo ai fatti indicati”.
Secondo la difesa, la denuncia sarebbe stata presentata da una donna che all’epoca aveva inviato al signor Boric 25 e-mail, una delle quali conteneva immagini esplicite, senza che ciò fosse “né richiesto né acconsentito”.
Dieci anni dopo, questa donna “presentò una denuncia senza alcun fondamento contro l’attuale presidente Gabriel Boric”, aggiunge la difesa.
Il leader della sinistra, salito al potere nel 2022, è protetto da un’immunità speciale in virtù della sua funzione. Il suo mandato terminerà nel 2026, senza possibilità di rielezione.
La presentazione di questa denuncia si inserisce nel bel mezzo di uno scandalo legato alle accuse di stupro contro l’ex uomo forte del governo Boric, il ministro degli Interni Manuel Monsalve, che ha portato alle sue dimissioni in ottobre e al suo arresto a metà novembre.