CA suo tempo, il fascismo è tornato in Occidente, e se il dibattito pubblico ha un po’ di difficoltà a prenderne atto, è senza dubbio tanto per pusillanimità e per un desiderio inconscio di allontanare l’ovvio quanto perché è difficile precisare con precisione definire cosa sia un leader, movimento o regime fascista.
Non contento di aver istigato l’assalto al Campidoglio nel 2021, a Washington Donald Trump ha condotto una campagna con video che proclamavano l’arrivo di un “Reich Unificato”ha promesso che avrebbe guidato “deportazioni di massa”ha confrontato gli immigrati con a “parassita” Chi “avvelenare il sangue degli Stati Uniti”dichiarò che gli bastava vincere le elezioni affinché i cittadini americani non dovessero più votare in futuro, ecc.
Tuttavia, continua a essere presentato da numerosi commentatori, implicitamente o meno, come un conservatore un po’ radicale e fantasioso, un reazionario semplice e disinibito che desidera rilanciare l’economia americana, ecc.
Questa difficoltà a identificare il fascismo, e quindi a nominarlo, è oggetto di una conferenza tenuta a New York nel 1995 da Umberto Eco (1932-2016), e ripubblicata a gennaio con il titolo Riconoscere il fascismo (Grasset, 64 pagine, 7,90 euro, digitale 6 euro). Umberto Eco dice del fascismo che è un insieme di archetipi, che è una retorica, uno stile. Per natura lo è “vago”secondo lui, perché non è sostenuto da una dottrina, ma serve piuttosto da veicolo per altre ideologie.
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« Togliete l’imperialismo e avrete Franco e Salazar; togliete il colonialismo e avrete il fascismo balcanico, dit Umberto Eco. Aggiungere l’anticapitalismo radicale al fascismo italiano (…) e avrai [l’apologue américain d’Hitler] Ezra Pound [1885-1972]. Aggiungete il culto della mitologia celtica e il misticismo del Graal (totalmente estraneo al fascismo ufficiale) e avrete uno dei guru fascisti più rispettati, [le poète et idéologue de l’extrême droite italienne] Giulio Evola [1898-1974]. »
Un'ideologia libertaria
Alla fine degli anni Novanta, Umberto Eco individuava quattordici caratteristiche fondamentali del fascismo: nazionalismo e xenofobia, virilismo, irrazionalismo e antintellettualismo, distruzione della complessità del linguaggio, strumentalizzazione della frustrazione delle classi medie, ecc. Oggi si potrebbe aggiungere un quindicesimo indicatore: la guerra totale all’ambiente e ai difensori dell’ambiente.
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