Il quotidiano spagnolo La Vanguardia annuncia a sua volta che cesserà di pubblicare su X, divenuto “una rete di disinformazione”

Il quotidiano spagnolo La Vanguardia annuncia a sua volta che cesserà di pubblicare su X, divenuto “una rete di disinformazione”
Il quotidiano spagnolo La Vanguardia annuncia a sua volta che cesserà di pubblicare su X, divenuto “una rete di disinformazione”
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Dopo The Guardian del 13 novembre, quest’altra testata di stampa, questa volta in Spagna, denuncia i rischi posti dalla piattaforma d’informazione di Elon Musk.

Il quotidiano spagnolo La Vanguardia, con sede a Barcellona, ​​ha annunciato giovedì che non pubblicherà più contenuti su “una rete di disinformazione”il giorno dopo un annuncio simile da parte del quotidiano britannico The Guardian. “L’ex Twitter fa diventare virali i messaggi che violano i diritti umani”accusa il quotidiano in un editoriale, in cui sottolinea che continuerà comunque a seguire gli account di personalità, aziende o personaggi sui social network per “poter informare puntualmente i propri lettori dei messaggi o dei dibattiti che ivi si scambiano o si svolgono”.

“I dirigenti del giornale hanno dichiarato di essere preoccupati da molto tempo perché su X sono molto presenti le teorie del complotto e il disprezzo dei diritti umani. Il fattore che alla fine li ha decisi ad abbandonare il social network è stata la copertura delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti. Stati »continua il testo. Al termine delle elezioni vinte il 5 novembre, Donald Trump ha annunciato la sua intenzione di nominare il capo del 2022, a capo di una commissione responsabile del taglio della spesa pubblica, insieme all’uomo d’affari repubblicano Vivek Ramaswamy.

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“Un social network tossico”

“X è stato riempito di contenuti tossici dall’arrivo di Elon Musk (…) in modo sempre più marcato”critica ancora La Vanguardia. “Questo social network si è trasformato in una piattaforma sulla quale le teorie del complotto e la disinformazione trovano cassa di risonanza”. “La crescente presenza dei +bot+ (ndr), durante la quale innumerevoli +bot+ di origine indiana hanno preso parte ai dibattiti pubblici su questo social network”sottolinea ulteriormente il quotidiano.

“Questo giornale sottolinea che le idee che violano i diritti umani, come l’odio verso le minoranze etniche, la misoginia e il razzismo, fanno parte dei contenuti virali che circolano su X, dove diventano virali e catturano il tempo degli utenti per guadagnare più soldi con la pubblicità »descrive. Già mercoledì il Guardian aveva annunciato l’abbandono del social network, chiamandolo “piattaforma multimediale tossica”.

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