Lei è stata al “centro” di un “sistema organizzato” volto a fare del Parlamento europeo una “vacca da mungere”: l’accusa contro Marine Le Pen ha richiesto, mercoledì a Parigi, cinque anni di carcere, di cui due anni eventualmente aggiustabili e cinque anni di ineleggibilità contro la leader dell’estrema destra francese, che mette a rischio le sue ambizioni presidenziali per il 2027.
La pena detentiva richiesta è flessibile, il che significa che il deputato e leader del Raggruppamento Nazionale (RN) non andrebbe necessariamente in prigione.
Potrebbe però impedirgli di candidarsi alle presidenziali del 2027: il pubblico ministero ha infatti chiesto che la pena di ineleggibilità sia accompagnata dall’esecuzione provvisoria, vale a dire che si applichi immediatamente, anche in caso di appello.
Che dolore proibirebbe agli imputati di candidarsi alle future elezioni locali o nazionali
ha detto il pubblico ministero Nicolas Barret davanti al tre volte candidato alle presidenziali, seduto in prima fila tra i 24 imputati (dirigenti di partito, ex deputati ed ex assistenti parlamentari).
Tuttavia, siamo qui in una sede giudiziaria e la legge vale per tutti
: la giustizia non può essere responsabile ambizioni
le politiche di tutti, ha aggiunto.
Penso che il desiderio dell’accusa sia quello di privare i francesi della possibilità di votare per chi vogliono e di rovinare il partito.
Contro di lui è stata chiesta una multa di 300.000 euro (443.500 dollari), oltre a una multa di 4,3 milioni di euro (6,3 milioni di dollari), di cui 2 milioni di euro (2,95 milioni di dollari), per il suo partito. L’accusa non è nella giustizia, è nell’implacabilità e nella vendetta contro Marine Le Pen. Le sue scandalose requisizioni mirano a privare milioni di francesi del loro voto nel 2027. È un attacco alla democrazia
ha gridato il presidente della Marina militareJordan Bardella, sur X.
Sistema organizzato
L’accusa descritta nella sua requisitoria mercoledì a sistema organizzato
di appropriazione indebita di fondi pubblici a danno del Parlamento Europeo con contratti artificiali
assistenti parlamentari al fine di risparmiare denaro
soldi alla festa.
Non siamo qui oggi a causa della perseveranza
né a causa di una denuncia del Parlamento Europeo
ma alla fine una lunga indagine giudiziaria
ha dichiarato subito, in apertura del rinvio a giudizio, una delle due rappresentanti dell’accusa, Louise Neyton.
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Marine Le Pen parla ai giornalisti dopo la fine dell’accusa.
Foto: afp tramite getty images / GEOFFROY VAN DER HASSELT
A loro volta, durante le loro richieste, i due pubblici ministeri hanno dettagliato l’architettura di a sistema
che, secondo loro, è stata attuata dal Fronte Nazionale (ora Raduno Nazionale) tra il 2004 e il 2016, consistente nell’assunzione di assistenti parlamentari europei immaginario
che effettivamente lavorava per il partito.
Il Parlamento Europeo fa solo controlli contabili
per il resto lo fa lui Fiducia
agli eurodeputati riguardo all’utilizzo della loro dotazione mensile di 21.000 euro (31.046 dollari): Quindi è troppo allettante, queste buste sembreranno una manna dal cielo e verranno utilizzate come tali
ha insistito il magistrato.
E questo sistema
dice l’accusa, rinforzato
con l’arrivo, nel 2011, di Marine Le Pen alla guida del partito, con un dipendente incaricato della gestione dei contratti europei, che ha riferito soltanto
al presidente, il datore dell’ordine
.
Nel 2014, dopo l’elezione di una ventina di deputati FNil tesoriere del partito, Wallerand de Saint-Just, scriveva: Ne usciremo solo se realizzeremo risparmi significativi grazie al Parlamento europeo
ha ricordato il pubblico ministero.
Ha poi parlato delle e-mail che indicano accordi finanziari
Di trasferimenti
di un simile assistente SU
tale MP a seconda della disponibilità delle buste.
Nulla
Di fronte la finzione alternativa
proposto come difesa, i pubblici ministeri hanno poi approfondito a lungo i dettagli del caso. Avvisato per avvertimento e contratto per contratto, hanno sezionato per ciascuno la natura del lavoro
effettuata dai 12 assistenti parlamentari, il legame di subordinazione
con cui mantengono il loro vice
Europei (nove, tra cui Marine Le Pen, sono processate in totale per appropriazione indebita di fondi pubblici).
Con un’osservazione generale: nella prova del lavoro, non c’è nulla
tranne la famosa prova standard: la rassegna stampa
. Contratti di lavoro? Artificiale
senza coerenza
. Siamo molto contenti di qualcuno, ma ci separiamo da lui, poi lo riprendiamo
ha commentato Nicolas Barret.
Del dichiarazioni di geometria variabile
o anche nulla
ha riassunto Louise Neyton.
Il Parlamento europeo ha valutato il danno finanziario in 4,5 milioni di euro (6,65 milioni di dollari), ma ne chiede solo 3,4 (5,02 milioni di dollari), di cui una parte è stata rimborsata.