Pubblicato il 11/11/2024 17:15
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In Spagna, dopo il lutto e lo shock delle inondazioni, ora è la paura delle epidemie a preoccupare le autorità. Anche se la maschera è tornata sui volti delle persone, le strade sono ancora disseminate di spazzatura e di auto rottamate.
A Sedavi, alla periferia di Valencia, il compito è titanico 13 giorni dopo la tragedia. Detriti e rottami di auto bloccano ancora le strade coperte di fango. Gli abitanti sembrano impotenti di fronte al disastro. Non lontano, nella riserva naturale dell'Albufera, i soccorritori sono alla ricerca dei corpi. In Zodiac, con l'aiuto di un cane, ispezionano ogni angolo della laguna disseminata di rifiuti.
A Paiporta, il comune più colpito, i vigili del fuoco stanno puntellando gli edifici danneggiati e rinforzando le strutture per poter esplorare le macerie alla ricerca delle 41 persone ancora disperse nella provincia. Ci vorranno molte settimane prima che la situazione torni alla normalità. Alcune infrastrutture stradali sono state danneggiate. Il primo ministro, criticato per la scarsa reattività dello Stato, ha appena annunciato un piano di sostegno alla regione da 3,8 miliardi di euro.
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