“La Storia di Diana”, di Sabine Guez: nel nord del Messico, l’intreccio tra Stato e traffico di droga

“La Storia di Diana”, di Sabine Guez: nel nord del Messico, l’intreccio tra Stato e traffico di droga
“La Storia di Diana”, di Sabine Guez: nel nord del Messico, l’intreccio tra Stato e traffico di droga
-

Pubblicato l’11 novembre 2024 alle 02:15. / Modificato l’11 novembre 2024 alle 02:16.

Sul traffico di droga tra il nord del Messico e gli Stati Uniti, sulle centinaia di morti impunite, sui leader dei clan e sui loro legami con l’esercito, la polizia e la giustizia, abbiamo letto numerosi rapporti e studi, romanzi. Ma La storia di Diana è affascinante e innovativo in quanto mostra con grande finezza la violenza quotidiana attraverso i destini individuali. Prima giornalista, poi antropologa, Sabine Guez ha trascorso molti anni in una delle “città più mortali del mondo”, Ciudad Juarez, dove la droga passa negli Stati Uniti, al confine con il Texas, di fronte alla città di El Paso.

Questo approccio di base evidenzia i meccanismi di assuefazione – questa “desensibilizzazione alla violenza” che opera a tutti i livelli della società e che osserva su se stessa. «Chi se ne frega!», Diana nota di sfuggita, con ordinario cinismo. E in effetti, molti degli informatori dell’antropologo da allora sono morti di morte violenta. Lei stessa ha corso il rischio di sapere troppo.

Vuoi leggere tutti i nostri articoli?

Per CHF 29.- al mese, godetevi l’accesso illimitato ai nostri articoli, senza impegno!

Mi iscrivo

Buoni motivi per abbonarsi a Le Temps:
  • Accesso illimitato a tutti i contenuti disponibili sul sito.
  • Accesso illimitato a tutti i contenuti disponibili sull’applicazione mobile
  • Piano di condivisione di 5 articoli al mese
  • Consultazione della versione digitale del quotidiano dalle ore 22.00 del giorno precedente
  • Accesso agli integratori e a T, la rivista Temps, in formato e-paper
  • Accesso ad una serie di vantaggi esclusivi riservati agli abbonati

Hai già un account?
Login

World

-

PREV A Baku l’Azerbaigian spinge i territori francesi d’oltremare alla “decolonizzazione”
NEXT Immigrazione: più di 250 migranti scoperti in un semirimorchio in Messico