Nuovo attentato in Benin. Sette soldati sono stati uccisi martedì 4 giugno da uomini armati non identificati nel parco nazionale di Pendjari, nel nord del Paese, epicentro delle violenze attribuite ai jihadisti, ha appreso l’AFP da fonti di sicurezza.
Mercoledì un ufficiale dell’esercito ha annunciato la morte di “sette membri delle forze armate del Benin”. L’informazione è stata confermata da un’altra fonte di sicurezza, anch’essa a condizione di anonimato. Non hanno immediatamente fornito dettagli sulle circostanze dell’attacco.
Attacchi sempre più frequenti al nord
La regione al confine con il Burkina Faso, dove si trova il Parco Nazionale del Pendjari, rimane l’epicentro degli attacchi in Benin.
Gli attacchi sono aumentati negli ultimi anni e sono attribuiti dalle autorità a combattenti jihadisti del gruppo Stato Islamico (IS) e di Al-Qaeda, provenienti dai paesi vicini dove prosperano.
A maggio, l’esercito del Benin ha annunciato di aver ucciso otto jihadisti nel nord.
Anche il confine con il Niger è recentemente diventato motivo di preoccupazione, in particolare dopo il rovesciamento del presidente nigeriano Mohamed Bazoum da parte dei militari nel luglio 2023.
Le autorità del Benin, che molto raramente comunicano questi attacchi, hanno segnalato nell’aprile 2023 una ventina di incursioni transfrontaliere dal 2021.
Nel gennaio 2022, il Benin ha schierato quasi 3.000 soldati per proteggere i suoi confini in un’operazione denominata “Mirador” per far fronte alla crescente minaccia di attacchi.
