Un anno dopo gli attacchi di Hamas al festival musicale israeliano Supernova, una sopravvissuta di 22 anni si è tolta la vita. Shirel Golan soffriva di stress post-traumatico.
Non era riuscita a “riprendersi dal trauma”. Nella notte tra il 6 e il 7 ottobre 2023, Shirel Golan, una donna israeliana di 20 anni, è andata al festival musicale Supernova, vicino al Kibbutz Reïm, con il suo ragazzo, Adi. Era ancora lì quando i terroristi di Hamas hanno aperto il fuoco sui partecipanti al festival la mattina presto, uccidendo 364 persone.
Shirel Golan e Adi sono sopravvissute rifiutandosi di fuggire in macchina con i loro compagni e nascondendosi per lunghissime ore in un cespuglio prima di essere soccorse da un agente di polizia. Ma nelle settimane successive la giovane cominciò a soffrire di dissociazione e ritiro, segno di stress post-traumatico. “Mia sorella è stata ricoverata in ospedale due volte e mia madre è stata costretta ad andare in pensione anticipata per stare al fianco di sua figlia”, ha detto a Ynet suo fratello, Eyal Golan.
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Purtroppo, il 20 ottobre, giorno del suo 22esimo compleanno, Shirel Golan si è ucciso nel suo appartamento a Porat, nel nord-ovest di Israele, lasciando senza risposta decine di messaggi di amici che gli auguravano buon compleanno. “È stato l’unico giorno in cui lo abbiamo lasciato solo”, si rammarica Eyal Golam.
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Suo fratello castiga lo Stato di Israele
Suo fratello incolpa lo Stato di Israele per la sua morte, dicendo che non ha ricevuto alcun aiuto. “Se lo Stato si fosse preso cura di lei, niente di tutto questo sarebbe successo”, ha lamentato Eyal Golan. Lo Stato di Israele ha ucciso mia sorella due volte. Una volta a ottobre, mentalmente, e una seconda volta oggi, nel giorno del suo 22esimo compleanno, fisicamente. » Suo fratello ha invece elogiato il ruolo salvifico dell’associazione Comunità Tribù di Nova, fondata da altri sopravvissuti alla festa di Nova e parenti delle vittime. Secondo i media locali, il Ministero degli Affari Sociali ha risposto che “sta fornendo una serie di aiuti e sostegno ai sopravvissuti al festival in un’ampia varietà di forme”, inclusa la creazione di una linea telefonica dedicata.