La figlia di 19 anni non andava a scuola. La madre, che ha dedicato la sua vita alla religione, si rifiuta di comunicare se non in arabo.
Una donna di 44 anni, sospettata di aver sgozzato la figlia 19enne con la quale viveva a Mulhouse, è stata ricoverata sotto costrizione, ha annunciato la procura venerdì 18 ottobre.
Il corpo della giovane 19enne è stato ritrovato venerdì 11 ottobre a Mulhouse nell’appartamento che occupava con la madre.
Contattata dalle pompe funebri musulmane, contattate a loro volta dalla madre, la polizia si è recata sul posto, dove ha scoperto “una scena del crimine, visto lo stato della vittima che giaceva a terra nella sua stanza, avvolta in un lenzuolo”, spiega Jean-François Assal, procuratore aggiunto di Mulhouse, confermando le informazioni del quotidiano L’Alsace.
“I locali erano stati preventivamente puliti meticolosamente”, precisa, aggiungendo che sono state riscontrate numerose ferite, “probabilmente causate da un’arma da taglio”. L’arma utilizzata potrebbe essere “presumibilmente” un coltello di ceramica, “trovato sotto borse”.
Fessura della gola
“Siamo sull’orlo della decapitazione”, indica la procura di Mulhouse denunciata da France Bleu Alsace. «Un gesto di estrema violenza a livello delle vertebre», prosegue il magistrato, che confida di aver visto raramente una scena di tale violenza.
“La vittima potrebbe essere stata sgozzata dalla madre, che era fortemente islamizzata”, ha detto. La madre della vittima è stata presa in custodia. “Sebbene francese, nata in Francia e avendo studiato in Francia, (lei) si rifiutava di comunicare diversamente dall’arabo.”
La vittima aveva un totale di 16 ferite e ferite da difesa, “sembra suggerire che abbia tentato di resistere prima di soccombere”. Le prime conclusioni dell’autopsia effettuata sul corpo hanno permesso di confermare anche il taglio della gola. Rivelano inoltre che la morte sarebbe avvenuta tra le 24 e le 48 ore prima del ritrovamento del corpo.
Alla madre è stato revocato l’affidamento a seguito di “un parere psichiatrico indicante un’incompatibilità e la donna è stata ricoverata obbligatoriamente”.
È stata aperta un’indagine giudiziaria per omicidio. Secondo France Bleu Alsace, la vittima “non andava a scuola ed era stata oggetto di una denuncia dal suo liceo nel 2019”. La madre, il cui nome è noto ai tribunali perché risulta dal 2019 negli archivi dei servizi segreti per atti di radicalizzazione islamica, ha “dedicato” la sua vita alla religione.
La ragazza è stata seguita da un giudice minorile “per estrarla da questa visione molto rigorosa dell’Islam”, precisano i nostri colleghi. “Aveva fatto buoni progressi e stava seguendo il programma”, secondo la procura di Mulhouse.
È stata aperta un’inchiesta per “omicidio per ascendente” e le indagini sono portate avanti dalla brigata criminale di Mulhouse.