Vergogna per Giorgia Meloni: la giustizia italiana invalida la detenzione dei primi migranti trasferiti in Albania

Vergogna per Giorgia Meloni: la giustizia italiana invalida la detenzione dei primi migranti trasferiti in Albania
Vergogna per Giorgia Meloni: la giustizia italiana invalida la detenzione dei primi migranti trasferiti in Albania
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“Magistrati politicizzati”, tuona Fratelli d’Italia

La decisione dei giudici della sezione questioni migratorie del Tribunale di Roma costituisce quindi un duro colpo per l’esecutivo italiano che ha fatto della lotta all’immigrazione irregolare uno dei suoi principali cavalli di battaglia politici.

Infuriato, il suo partito Fratelli d’Italia ha giudicato “assurdo” X, criticando i “magistrati politicizzati”. “È impossibile rimpatriare chi entra clandestinamente, è vietato rimpatriare i clandestini. Vorrebbero abolire le frontiere dell’Italia, noi non lo permetteremo”, ha aggiunto FDI. La Lega, il partito anti-immigrazione del vice capo del governo Matteo Salvini, ha criticato una decisione “inaccettabile e grave” e ha attaccato i magistrati “filo-immigrazione” invitandoli a “presentarsi alle elezioni”.

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L’accordo quinquennale tra Roma e Tirana riguarda gli uomini adulti intercettati dalla Marina Militare o dalla Guardia Costiera italiana nella loro zona di ricerca e soccorso in acque internazionali. La procedura prevede un primo controllo su una nave militare, prima di un trasferimento in un centro nel nord dell’Albania, nel porto di Shengjin, per l’identificazione, poi in un secondo centro, su un’ex base militare a Gjader.

Per la Corte di Giustizia Europea un Paese è sicuro oppure no

I primi sedici migranti sono arrivati ​​in Albania mercoledì ma quattro di loro sono stati immediatamente rimpatriati in Italia, due dichiaravano di essere minorenni e altri due bisognosi di cure mediche. Il tribunale italiano, avendo invalidato il trattenimento degli altri 12 richiedenti asilo, originari del Bangladesh e dell’Egitto, ha invocato una recente sentenza della Corte di Giustizia Europea sui Paesi di origine considerati “sicuri” dai Paesi ospitanti.

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Roma ha recentemente ampliato a 22 paesi l’elenco dei paesi di origine “sicuri”, definiti come stati in cui non vi è persecuzione, tortura o minaccia di violenza indiscriminata. Ma questo elenco include paesi in cui alcune regioni non sono ritenute “sicure”. Tuttavia, la Corte di Giustizia Europea ritiene che gli stati membri dell’UE possano designare come sicuri solo interi paesi e non parti di paesi. I 12 migranti dovranno quindi essere trasferiti in Italia, ma il ministro dell’Interno italiano Matteo Piantedosi ha annunciato venerdì che il governo farà ricorso.

“Bisogna chiedere perdono”, sostiene la sinistra

L’opposizione di sinistra in Italia, forte contro l’esternalizzazione della politica migratoria, ha accolto con favore la decisione dei giudici romani. “Lo abbiamo detto non perché abbiamo la sfera di cristallo, ma perché leggiamo le leggi”, ha reagito Elly Schlein, capo del principale partito di opposizione, il Partito Democratico (PD, centro-SINISTRA).

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“Ora lancio un appello al governo e a Giorgia Meloni: fermatevi e tornate sui vostri passi. Bisogna smantellare tutto e chiedere perdono agli italiani”, ha detto. “Lo spettacolo mediatico organizzato dal governo Meloni si scontra con il diritto nazionale e internazionale”, ha commentato su X anche la ong Sea-Watch Italia, che soccorre i migranti nel Mediterraneo.

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