Sudafrica: assassinato a Pretoria il missionario stigmatizzato Paul Tatu

Sudafrica: assassinato a Pretoria il missionario stigmatizzato Paul Tatu
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Padre Paul Tatu, 45 anni, del Lesotho, è stato ucciso sabato 27 aprile dopo essere stato costretto a salire su un’auto. Questo assassinio è “un esempio doloroso del deterioramento della sicurezza e della moralità nel Paese”, ha rammaricato mons. Sithembele Sipuka, vescovo di Umtata e presidente della Conferenza episcopale dell’Africa meridionale, presentando le sue condoglianze ai membri della famiglia biologica della vittima. e famiglia religiosa.

Notizie dal Vaticano

Padre Paul Tatu è stato ucciso sabato scorso a Pretoria, in Sud Africa, secondo un annuncio fatto dalla Congregazione delle Sacre Stimmate di Nostro Signore Gesù Cristo, comunemente noti come i Padri delle Stimmate. Padre Gianni Piccolboni, 76 anni, missionario stigmatizzato nel Paese da oltre 30 anni e superiore provinciale, dice all’agenzia Fides che “la dinamica dei fatti non è ancora ben nota” E “Padre Paul si è ritrovato accidentalmente testimone di un femminicidio“. Il religioso ha spiegato che l’assassino avrebbe costretto il fratello”per salire su un’auto, dove gli hanno sparato alla nuca per eliminare la sua testimonianza“. “Preghiamo per lui e per i missionari stigmatati provati da così grande dolore“, Ha aggiunto.

Condoglianze dai vescovi dell’Africa australe

Padre Paul aveva 45 anni ed era originario del Lesotho. La Conferenza episcopale dell’Africa australe, nella quale il sacerdote aveva lavorato per diversi anni come responsabile dei media e delle comunicazioni, ha espresso per questo il suo cordoglio”tragica morte», si legge in un comunicato firmato dal suo presidente, mons. Sithembele Sipuka, vescovo di Umtata. Mons. Sipuka ha sottolineato che l’omicidio di padre Tatu “non è un incidente isolato, ma piuttosto un esempio doloroso del deterioramento della sicurezza e della moralità in Sud Africa“.

Stigma in Sud Africa

La presenza delle stimmate in Sud Africa risale al 9 novembre 1960, data dell’arrivo dei primi religiosi: i padri Lino Inama, Dario Weger, Primo Carnovali e fratel Giuseppe Modena. Dopo un’esperienza come viceprovincia durata circa vent’anni, è stata elevata a provincia il 25 settembre 2014. È stata denominata “Santissimo Redentore“, dal nome della chiesa di Mmakau dove i fratelli iniziarono il loro lavoro apostolico nel 1960. Oggi la provincia ha comunità in diversi paesi dell’Africa meridionale, in particolare in Sud Africa, Lesotho, Botswana, Malawi e Tanzania.

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