La questione, posta sul tavolo da Valérie Glatigny, ministra dell’Istruzione vallone, verrà ora attuata: dall’inizio dell’anno scolastico 2025-2026, i telefoni cellulari saranno vietati nelle scuole materne, primarie e secondarie della Comunità francese, tutte le reti combinate.
Nel luglio 2023, l’UNESCO ha presentato uno studio che chiedeva di vietare gli smartphone dalle lezioni. Secondo l’organizzazione internazionale, una semplice notifica ricevuta da uno studente lo escluderebbe dalla lezione in corso per quasi venti minuti.
“Adottando questo approccio, il governo mira a due obiettivi: migliorare la concentrazione degli studenti e un ambiente di apprendimento più sano. Ma vanno segnalati anche altri benefici: il ritorno a interazioni sociali reali, la prevenzione del cyberbullismo, la riduzione della sedentarietà e dei disturbi del sonno, o ancora meglio l’equità, poiché non tutti gli studenti hanno accesso a smartphone della stessa gamma“, spiega il ministro.
Possibili esenzioni
Questo provvedimento avrà l’obiettivo di vietare l’uso ricreativo di smartphone e oggetti connessi da parte degli studenti fino alla scuola secondaria di 6° grado. Questo divieto di principio non si applica però agli usi didattici degli smartphone, così come possono essere utilizzati dopo la scuola.
Saranno ovviamente esentati da questo divieto gli studenti che presentano una disabilità o una condizione di salute che richieda l’uso di un dispositivo medico che combini apparecchiature di comunicazione, precisano i ministeri.