Il Polisario vede la Mauritania staccarsi dall’influenza e dal dominio algerino nella questione del Sahara. L’ultimo discorso del presidente mauritano Mohammed Ould Ghazouani all’Assemblea generale dell’ONU segna un nuovo punto di svolta nella rivalutazione delle relazioni diplomatiche di Nouakchott con le milizie separatiste sahrawi.
Le reazioni dei membri del Polisario dopo il discorso del presidente mauritano si sono susseguite. Fonti mediatiche mauritane riferiscono di reazioni disilluse e disfattiste da parte dei membri delle milizie separatiste in seguito agli ultimi sviluppi della questione del Sahara.
Mentre speravano che il presidente mauritano facesse l’avvocato del diavolo adottando le frasi fatte e le tesi separatiste fomentate dall’Algeria, i miliziani del Polisario si sono scontrati con parole improntate alla moderazione e al pragmatismo.
Nel suo discorso dal podio della 79esima sessione dell’Assemblea generale dell’ONU, il capo di Stato mauritano ha dedicato solo pochi secondi al conflitto del Sahara, che non ha mancato di offendere i sentimenti dei miliziani del Fronte Polisario.
“Riaffermiamo la nostra posizione coerente riguardo al conflitto del Sahara Occidentale. Sosteniamo gli sforzi delle Nazioni Unite e tutte le relative risoluzioni del Consiglio di Sicurezza per raggiungere una soluzione duratura accettata da tutti. ha dichiarato Ghazouani nel suo discorso.
Il capo di Stato mauritano ha parlato del quadro esclusivo dell’ONU per la soluzione della questione del Sahara, senza menzionare nemmeno una volta l’Unione africana mentre detiene la presidenza di turno dell’istituzione continentale.
Si tratta di una chiara presa di distanza dalle tesi algerine che tentano di includere l’Unione Africana (di cui fa parte la milizia Polisario) nel processo di risoluzione del conflitto artificiale creato e mantenuto da Algeri.
Questa presa di distanza e di chiarezza da parte della Mauritania è il secondo episodio di questa tendenza di rivalutazione delle relazioni diplomatiche di Nouakchott riguardo a questo tema. Il primo atto di volontà di allontanamento dal Polisario risale a qualche settimana, durante la cerimonia di insediamento dello sceicco Ghazouani, quando il presidente rieletto si rifiutò di scattare una foto con il leader del Polisario, Brahim Ghali, invitato sotto pressione da Algeri.
I membri del Polisario hanno indicato in un messaggio audio condiviso su WhatssApp che l’assenza di menzione dell’Unione Africana come attore nella soluzione della questione del Sahara significava che la Mauritania “ si getta tra le braccia del Marocco».
In effetti, questa decisione del presidente mauritano può sembrare parte di una dinamica di riavvicinamento al Marocco, e riflette soprattutto una strategia volta a rafforzare la stabilità interna della Mauritania affermando al contempo la sua indipendenza geopolitica.
Prendendo le distanze dal Polisario e dall’Algeria, la Mauritania (che riconosce l’entità fittizia, ndr) cerca di ridefinire il proprio ruolo nella regione, evidenziando la volontà di prendere le distanze dall’Algeria in un momento in cui la questione del Sahara sta prendendo una nuova svolta , sostenuto dal rafforzamento del sostegno della comunità internazionale, in particolare dei paesi arabi, africani e occidentali, compresi due membri permanenti del Consiglio di sicurezza.
Allo stesso modo, gli ultimi atti che mettono a repentaglio la sicurezza del presidente mauritano al suo ritorno da un viaggio in Algeria non fanno altro che rafforzare la sfiducia di Ould Ghazouani e il suo allontanamento dal regime algerino liberandosi da questa influenza che potrebbe comprometterne gli interessi nazionali.
La Mauritania aveva già manifestato il suo rifiuto di partecipare ai piani algerini di destabilizzazione della regione, declinando l’invito ad aderire ad un gruppo maghrebino senza Marocco che avrebbe dovuto fungere da nuova versione dell’Unione del Maghreb arabo (UMA).
All’inizio di settembre, la Mauritania ha rifiutato anche di partecipare ad una conferenza sulla fusione tra la causa palestinese e il Sahara visti sotto il prisma algerino, organizzata a Ginevra dal Polisario e sul tema: “Sull’occupazione e l’autodeterminazione: un confronto tra Sahara Occidentale e Palestina”.