Quasi 400 scienziati russi saranno privati della collaborazione con l’Organizzazione europea per la ricerca nucleare (CERN), il laboratorio con sede a Ginevra che ospita il più grande acceleratore di particelle del mondo, come confermato domenica.
La decisione di CERN di non rinnovare l’accordo di cooperazione con la Russia che scade il 30 novembre, riguarda gli scienziati affiliati agli istituti russi, oggi meno di 500, che dovranno interrompere questa collaborazione
dichiarato alAFP Arnaud Marsollier, portavoce di CERN.
Rapporti con scienziati di nazionalità russa affiliati ad altri istituti
pertanto i non russi non saranno interessati, ha precisato l’ CERN quando il suo consiglio decisionale ha finalizzato la decisione, nel dicembre 2023, di porre fine alla cooperazione con la Russia.
Circa 90 russi si sono uniti ad altri laboratori e potrebbero continuare la loro collaborazione, stima Marsollier.
La decisione non riguarda i dipendenti dell’Istituto congiunto per la ricerca nucleare (JINR), con sede a Dubna, in Russia, a circa 110 chilometri a nord di Mosca.
Viene considerato il JINR un’organizzazione internazionale
ha spiegato il portavoce CERN.
Un contributo suddiviso tra i restanti membri
La Russia ha contribuito per circa il 4,5% ai costi operativi annuali degli esperimenti condotti con il gigantesco acceleratore di particelle, ovvero più di 3 milioni di dollari canadesi.
Altri stati membri di CERN si farà carico del contributo della Russia, ha sostenuto Marsollier.
Mosca si è inoltre impegnata a contribuire con più di 63 milioni di dollari canadesi alla modernizzazione in corso dell’acceleratore di particelle, che dovrebbe consentire di moltiplicare per 10 il numero di eventi rilevabili nel 2029.
Il CERN vuole modernizzare il suo acceleratore di particelle per moltiplicare per 10 il numero di eventi rilevabili nel 2029. Qui, una persona porta con sé una borsa su cui è indicato il nome del progetto.
Foto: AFP/FABRICE COFFRINI
IL CERNche secondo il suo sito web conta attualmente 24 Stati membri, colmerà il divario di questa modernizzazione, secondo Marsollier. Non c’è non sono previsti ritardi a causa di ciò
ha sostenuto.
Esclusa anche la Bielorussia
La partnership con la Bielorussia non è stata rinnovata quando è scaduta il 27 giugno, secondo il CERN. Secondo la stampa nel mirino sarebbero 15 scienziati bielorussi.
IL CERN ha annunciato nel giugno 2022 la fine degli accordi di cooperazione con Russia e Bielorussia dopo la loro scadenza nel 2024, a causa della guerra in Ucraina.
L’acceleratore di CERNil Large Hadron Particle Collider (LHC), è un anello di 27 km sepolto sottoterra al confine franco-svizzero.
Questo tempio globale dell’infinitamente piccolo, costruito nel 2008, ha portato alla scoperta del bosone di Higgs, che ha rivoluzionato le scienze fisiche.