Inizialmente favorevole, la Svizzera ha cambiato idea sul riconoscimento dello Stato palestinese

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Pubblicato il 22 aprile 2024 alle 19:07 / Modificato il 22 aprile 2024 alle 19:08

Il Consiglio federale era favorevole a raccomandare un voto dell’Assemblea generale dell’ONU sul riconoscimento della Palestina come Stato membro, prima di cambiare idea alla vigilia della decisione del Consiglio di Sicurezza giovedì scorso a New York. La Svizzera si è così trovata isolata nella sua astensione, insieme al Regno Unito, mentre gli Stati Uniti hanno posto il veto. Gli altri dodici stati, compresi tutti i paesi membri non permanenti e gli europei, hanno votato a favore. Come spiegare questa svolta a sorpresa?

Dopo aver votato a favore nella seduta settimanale del 10 aprile, come rivelato questo fine settimana da Sonntagsblick, il Consiglio federale ha poi consultato il Parlamento nei giorni successivi. Una procedura consueta per i voti della Svizzera al Consiglio di sicurezza che hanno “un grande significato politico”, come ricorda Nicolas Bideau, responsabile della comunicazione del DFAE. La Commissione per la Politica Estera (CPE) del Consiglio nazionale si è poi espressa a favore del sì. Quella degli Stati, invece, ha preferito l’astensione, con il voto contrario di alcuni senatori.

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