La banda marocchina “El Tetwani” ha colpito duramente in Francia

-

è iniziato con la segnalazione della società di spedizioni DHL. Quest’ultimo ha constatato, a partire dall’ottobre 2022, un afflusso anomalo di pacchi contenenti passaporti tunisini provenienti dalla verso diversi indirizzi dell’Île-de-France. Ciò dà luogo all’apertura di un’indagine per molteplici reati: favoreggiamento per l’ingresso e il soggiorno illegale in bande organizzate, traffico di esseri umani in bande organizzate, riciclaggio di denaro, ecc. Gli agenti di polizia francesi dell’OLTIM in coordinamento con Europol scoprono che si tratta di un vasto gruppo criminale rete che ha organizzato il trasporto massiccio di migranti tunisini verso la Francia. È guidato dal “potente clan serbo “El Tetwani” o “Tetouani”, in riferimento alla città marocchina di Tetouan, da cui proviene il suo leader”, riferisce Il parigino.

Leggi: Serbia: i marocchini al centro degli scontri tra bande di trafficanti

Questa mafia ha sede in una zona di confine nel nord della Serbia, dove è nota per “la violenza dei suoi metodi”, è stato riferito. Posta internazionale in un articolo dell’ottobre 2023. L’inchiesta rivela che i candidati all’esilio francesi hanno lasciato il Maghreb, in particolare la Tunisia, per poi dirigersi verso l’Europa dell’Est per “coprire le loro tracce. » Per svolgere la sua “attività”, la rete si avvale della collaborazione di logisti incaricati del recupero dei pacchi contenenti passaporti, esattori del denaro donato dai migranti e riciclatori, fabbricanti di documenti falsi, nonché host francesi.

Leggi: Traffico migranti: due marocchini pesantemente condannati nel Regno

L’indagine ha portato all’arresto di 13 persone da parte degli agenti di polizia dell’OLTIM. Dopo il fermo di polizia e l’udienza, dieci di loro sono stati presentati al giudice istruttore di Parigi. Tra loro c’è una donna incinta in stato avanzato che si ritiene sia la moglie di un leader della rete. Giovedì sarà incriminata e posta in custodia cautelare. Sarebbe anche una cantante tunisina nota per diversi video, in particolare girati in Serbia e pubblicati su YouTube. Il suo avvocato, Julien Roelens, afferma che ha “avviato urgentemente un ricorso legale contro questa misura sproporzionata relativa alla fine della gravidanza”. Dopo il rilascio di venerdì, gli altri nove sospettati rischiano di essere a loro volta incriminati e posti in custodia cautelare.

-

NEXT Una bambina vende limonata per pagare la tomba della madre, il seguito è ancora più sconvolgente