Serie A – Milan – Cagliari: Sergio Conceiçao, la settimana pazza

Serie A – Milan – Cagliari: Sergio Conceiçao, la settimana pazza
Serie A – Milan – Cagliari: Sergio Conceiçao, la settimana pazza
-

Abbiamo lasciato un Paulo Fonseca sorridente, un bicchiere di champagne in una mano, un pezzo di panettone (una brioche con uvetta e canditi, mangiata dagli italiani durante le feste di fine anno) nell’altra. Durante i tradizionali saluti alla stampa, organizzati ogni anno dal Milan alla vigilia dell’ultima partita dell’anno, il tecnico portoghese non pensava certo al destino che lo avrebbe atteso una settimana dopo. Di certo è stato il primo insoddisfatto della stagione della sua squadra, capace di soffiare una volta il caldo, una volta il freddo. Ma da lì a ritrovarsi ottavo in Serie A, lo stesso…

Comunque l’ex allenatore del LOSC, che ha sempre detto di sentirsi tranquillo sulla panchina del Milan, ha finito per essere colpito da un fulmine poco prima del cambio d’anno. Il 30 dicembre, all’indomani del triste pareggio contro la Roma (1-1), il Milan ufficializza la sua partenza immediata. Largo a un altro portoghese, ma non proprio con lo stesso carattere: Sergio Conceiçao.

Corteggiato l’estate scorsa, poi rilanciato nelle ultime settimane dietro le quinte dagli intermediari del club lombardo, l’ex allenatore del Porto ha colto al volo l’occasione. E poco importa se il suo contratto è di “soli” sei mesi, con possibilità di prolungare per una stagione. “Non possiamo dire no a un club del genere“, ha sussurrato durante la conferenza stampa di presentazione. Soprattutto da quando il suo nome aveva ripreso a circolare vicino a Nantes, dove Waldemar Kita, che conserva intatto il ricordo del suo ex allenatore, al punto da conservare una foto del suo tempo (nel 2016- (2017, aveva poi portato le Canarie dal 18° al 7° posto della Ligue 1, miglior ranking della sua presidenza) sulla sua scrivania, sognava il suo ritorno. Invano, l’estate scorsa avrebbe potuto approdare anche Conceiçao all’OM, ​​che alla fine scelse Roberto De Zerbi, poi il Rennes nel corso della stagione, prima che si privilegiasse definitivamente l’opzione Jorge Sampaoli, da club inglesi (West Ham., Everton…), altri. Sauditi, o anche la selezione belga. Poi il Milan lo ha richiamato e per lui come per il suo nuovo club è cambiato tutto.

Sigaro e danza

Qui non parleremo di amore a prima vista, col rischio che i più intelligenti tra voi non esiteranno a tirarlo fuori se le cose dovessero andare storte. Ma quello che è certo è che Conceiçao e il Milan si sono trovati bene. Possiamo anche dire che si sono abbinati immediatamente. E l’inizio della storia lo conferma. Lunedì 30 dicembre: nomina ufficiale di Conceiçao. Lunedì 6 gennaio: Conceiçao vince il suo primo trofeo. In questo caso la Supercoppa Italiana, battendo per di più la Juventus Torino (2-1) in semifinale, per poi rovesciare completamente la grande rivale, l’Inter, in finale (0-2 a 3 -2). Un debutto da sogno.

Ma al di là di questa prestazione, è soprattutto l’atmosfera nuova che si respira all’interno dello spogliatoio lombardo a colpire gli animi. Fratturato sotto Fonseca, ricongiunto con Conceiçao. Merito soprattutto di pochi… passi di danza, quelli che ha eseguito, con un enorme sigaro sulle labbra, nello spogliatoio dell’Al-Awwal Park dopo il titolo della sua squadra.

Appena tornati negli spogliatoi i giocatori mi hanno chiesto di ballare e fumare un sigaro, perché si ricordavano che era il mio rito quando vinco un titolo“, ha spiegato l’ex allenatore dell’FC Porto (2017-24), che ha già stretto forti legami con alcuni dei suoi giocatori. Basta vedere l’immagine del suo abbraccio con Théo Hernandez, in grande difficoltà dall’inizio della stagione e che ha ritrovato il suo livello in finale, realizzando un gol e un assist in finale, la prima in 1200 giorni.

Non sono qui per fare amicizia

Il tecnico portoghese, che da giocatore ha militato in Serie A (Lazio, Parma, Inter) dal 1998 al 2004, non ha rivoluzionato la sua squadra, schierando più o meno lo stesso undici del suo predecessore. Ma in una settimana ha lavorato soprattutto sulla testa, sullo stato d’animo e sulla mente. “I giocatori a volte bisogna scuoterli, io non sono lì per abbracciarli, per sorridere e fare amicizia. Sono qui per vincere“, ha avvertito nella conferenza stampa di presentazione. All’intervallo della partita contro la Juve, nello spogliatoio, anche un televisore ha sopportato il peso della sua rabbia”.Quello che succede dentro è sacro e lì deve restare, ma non ero per niente contento di quello che vedevo per terra“, ha rivelato a malincuore dopo la partita riguardo a una squadra”in pieno dubbio“e”privo di fiducia“.

È una persona molto esigente, attenta al più piccolo dettaglio, che ha una voglia smisurata di vincere.“, ha confermato Tammy Abraham, autore del gol vittoria contro l’Inter, che ha condotto 2-0 nel finale, prima dell’impennata dei rossoneri. “Appena arrivato, Sergio Conceiçao ha portato un’altra energia, abbiamo subito sentito il cambiamento“, aggiunge Rafael Leao, simbolo con i suoi sei gol, e i suoi passaggi sulla panchina dei sostituti, dell’incoerente Milan della prima parte di stagione. “Penso che una spiegazione per tre panchine di fila si possa dare, ma a volte gli allenatori sono così…“, si è rammaricato venerdì in un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport.

Molto esigente con i suoi giocatori, il sergente Conceiçao ha già rivoluzionato alcune abitudini quotidiane. Esige serietà in ogni momento, senza dimenticare l’impegno e la professionalità che non possono mancare dentro e fuori dal campo. Un esempio? Ogni mattina, tutti i giocatori vengono pesati prima di pranzo. Non è tollerata alcuna deviazione. “Fitness e dieta sono il minimo per un atleta di alto livello“, ha scritto il Gazzetta nella settimana. Nessuno, inoltre, dovrà lasciare il centro sportivo di Milanello prima delle 14, anche se gli allenamenti solitamente terminano nella tarda mattinata. Infine, prima di ogni incontro, restituzione del verde. “Tutti devono dormire a Milanello la notte prima“, ha confermato il quotidiano rosa.

Conceiçao non ha intenzione di far riposare i suoi giocatori sugli allori, mentre i suoi dirigenti cercano di ottenere Marcus Rashford in prestito dal Manchester United. “Dopo un titolo, potrebbero perdere la motivazione e diventare compiacenti. Questo non accadrà perché dobbiamo dimostrare che siamo vincitori“, ha assicurato.”Se con Fonseca la scintilla non è mai arrivata, qui è tutto il contrarioconclude un frequentatore di Milanello. Conceiçao si è subito imposto come una guida, un leader da seguire, sia per i giocatori che per gli allenatori. Ha una legittimità naturale che incoraggia le persone ad ascoltarlo, e un’empatia con il suo gruppo che mancava terribilmente al suo predecessore. Ha anche recuperato mentalmente alcuni leader in difficoltà. La musica sembra essere cambiata.“Resta da vedere se farà ballare di nuovo Conceiçao e il suo sigaro…

Sergio Conceicao con la Supercoppa, Milan 2024-25

Credito: Getty Images

-

PREV Lin Jarvis ricorda di aver assunto il “killer” Jorge Lorenzo per la Yamaha a causa dei timori che Valentino Rossi… stesse andando in F1.
NEXT Sesta tappa per Guillaume de Mévius alla Dakar automobilistica, Lategan resiste, Chicherit abbandona dopo un incidente