Una partita tra potenti che potrebbe cambiare il destino del golf professionistico

Una partita tra potenti che potrebbe cambiare il destino del golf professionistico
Una partita tra potenti che potrebbe cambiare il destino del golf professionistico
-
Condividi questo articolo

Condividi la pubblicazione “Un gioco tra potenti che potrebbe cambiare il destino del golf professionistico”

Per la prima volta dallo scoppio delle Guerre dei Circuiti, i leader dei tre principali tour si incontreranno su un percorso del Dunhill Links Championship a St Andrews.

E se la culla del golf fungesse da crogiolo per un accordo storico che mettesse fine alla terribile guerra di circuito che scuote il mondo del golf da tre anni?

Nel Campionato Dunhill Linksil torneo di Tour mondiale del DP che inizia giovedì nella “Home of Golf” di St Andrews in Scozia e dove giocatori professionisti e celebrità saranno coinvolti nei primi tre round, Jay Monahanil commissario del PGA Tour, giocherà insieme al recente vincitore del BMW PGA Championship a Wentworth, Billy Horschel.

Ma in questa parte di giovedì che prenderà il via dal 10 a Carnoustie si ritroverà anche il boss del circuito americano Yasir Al-Rumayyanil capo del PIF, il fondo saudita di investimento pubblico dietro la creazione del VITA Golf.

Quest’ultimo parteciperà per la seconda volta a questo singolare incontro ma questa volta non è circolata alcuna voce riguardo alla possibilità che Al-Rumayyan utilizzi un nome falso come durante l’edizione del 2023.

Biliardo a tre sponde

Oltre ai due protagonisti di questa rivalità tra circuiti, è doveroso sottolineare la presenza del CEO del DP World Tour, Guy Kinningsche si schierò fin dall’inizio con il circuito americano allineandosi alle decisioni del PGA Tour in particolare per quanto riguarda le sanzioni imposte ai giocatori dissidenti.

Questi dati possono essere paragonati alla presenza di 14 giocatori LIV all’inizio del trittico scozzese su tre leggendari campi della Contea di Fife: l’Old Course di St Andrews, Carnoustie e Kingsbarns.

Infatti Jon Rahm, Brooks Koepka, Tyrrell Hatton, Patrick Reed o l’americano Più alto Cavoload esempio potevano mettersi in fila. (leggi qui).

Un segnale che dovrebbe indicare a Monahan che se non si raggiunge rapidamente un accordo, esiste effettivamente la possibilità di un riavvicinamento tra la LIV e il DP World Tour per creare un nuovo ordine mondiale del golf. E metterebbe fine all’alleanza strategica tra PGA Tour e DP World Tour siglata alla fine del 2021.

Il ruolo di Rory?

Siamo lontani da questo perché l’obiettivo di Kinnings resta un accordo tripartito in cui le grandi star del PGA Tour decidano di attraversare più spesso l’Atlantico per esibirsi in tutto il mondo: Europa, Medio Oriente, Asia e Australia.

Da notare infine che Al-Rumayyan avrà anche modo di discutere a lungo con un certo Rory McIlroymolto favorevole alla creazione di un circuito mondiale nei 5 continenti.

Proprio il nordirlandese, che ha preso le distanze dal PGA Tour Players’ Council, sicuramente per dissensi con Jordan Spieth e Patrick Cantlay, molto riluttanti ad allargare gli orizzonti del circuito americano, condividerà sabato la parte dell’imprenditore saudita all’Old Course con suo padre Gerry.

©AFP/Getty

-

PREV Il golf si salva a Chute-aux-Outardes
NEXT Adrien Saddier e Matthieu Pavon in buona compagnia con due boss francesi a St Andrews