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Chiusure di fabbriche, multe da parte dell’Unione Europea… La grande transizione verso l’elettrico sta scuotendo il mondo automobilistico

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DECRITTO – Lunedì, all’apertura del Motor Show di Parigi, la preoccupazione ha attanagliato produttori e fornitori di attrezzature. Non ci sono più i clienti e le normative europee sulle emissioni di CO2 minaccia la loro redditività.

D’altronde, l’edizione 2024 del Salone di Parigi si preannuncia come una grande festa automobilistica. Abbandonato due anni fa da tedeschi, giapponesi e americani, il Salone di Parigi è riuscito quest’anno ad attirare tutti i grandi nomi dell’industria automobilistica. Tesla ha risposto, come Ford. Cadillac, il leggendario marchio GM, presenterà i suoi modelli elettrici. C’è il gruppo Volkswagen con Audi e Skoda. Anche la BMW, come la Kia coreana. I cinesi BYD, Xpeng, MG (Saic) non perdono nessuna mostra occidentale. Renault è di casa con gli ultimi modelli di Dacia, Alpine e una concept car Losange. Questa volta Stellantis ha messo in evidenza alcuni dei suoi quindici marchi (Peugeot, Citroën, Alfa Romeo), tra cui la cinese Leapmotor, produttore di cui ha preso una quota del 21%.

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Ma d’altro canto la preoccupazione è ai massimi livelli. Chiusure di stabilimenti previste presso Volkswagen, Audi, Valeo; disoccupazione parziale…

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