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possibili “sviluppi”, secondo il ministro dell’Istruzione

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La ministra dell’Istruzione nazionale, Anne Genetet, arriva al Palazzo dell’Eliseo, a Parigi, il 10 ottobre 2024. LUDOVIC MARIN/AFP

“Sviluppi” sono ancora possibili, assicura Anne Genetet. Lo sottolinea il nuovo ministro, in un’intervista a Domenica alla Tribuna del 13 ottobre, che potrebbero esserci delle variazioni nel corso dell’ “dibattito parlamentare” sul bilancio nazionale dell’istruzione 2025, in cui l’annunciata eliminazione di 4.000 posti ha indignato i sindacati.

“Il dibattito parlamentare non è ancora iniziato, potrebbero esserci ancora degli sviluppi! »osserva il ministro, sostenendo di averlo fatto “si è battuto per aumentare le risorse della scuola”.

L’annuncio, giovedì sera, da parte del ministero della soppressione di 4.000 posti di insegnamento per il 2025, soprattutto nelle scuole materne ed elementari (3.155 posti), ha scandalizzato i sindacati, che hanno denunciato “un vero spargimento di sangue” e un “affondamento della scuola pubblica”.

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Anche la sinistra contesta questa misura, come il leader dei “ribelli”, Jean-Luc Mélenchon, che la vede come una “organizzazione dell’ignoranza”.

“La scuola resta la priorità”

“Con il calo demografico delle scuole, all’inizio dell’anno scolastico 2025 nelle nostre scuole pubbliche ci sarà una media di 21,4 studenti per classe: si tratta del numero di studenti per classe più basso da quando lo misuriamo”si giustifica Anne Genetet.

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Il budget prevede, invece, la creazione di 2.000 ulteriori posti AESH (accompagnatori di studenti con disabilità). Con un saldo negativo di circa 2.000 posizioni, l’istruzione nazionale garantisce la maggior parte dei tagli di posti di lavoro dei dipendenti pubblici dello Stato e dei suoi operatori (2.201 in totale) nel bilancio dello Stato 2025.

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Il bilancio nazionale per l’istruzione per il 2025 ammonta a 63 miliardi di euro, generalmente stabile rispetto a quello adottato un anno fa per il 2024.

Lo assicura il ministro “La scuola resta la priorità di questo governo e il primo bilancio del Paese”.

Il mondo con l’AFP

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