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cinque condanne, 400mila euro di multa per la Sncf

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La sentenza è stata pronunciata questo giovedì dalla 31a sezione penale del Tribunale di Parigi nel processo relativo all’incidente di un treno di prova del TGV-Est avvenuto il 14 novembre 2015 a Eckwersheim (Basso Reno), alla stazione Avroaching di Strasburgo. Sei imputati – tre persone fisiche e tre persone giuridiche tra cui la SNCF – sono stati perseguiti per omicidio e lesioni involontarie.

Cinque di loro sono stati giudicati colpevoli degli atti di cui sono accusati, tra cui le tre società perseguite: SNCF, SNCF Réseau e Systra, una filiale della SNCF responsabile dei collaudi ferroviari.

Multa di 400.000 euro per la SNCF

La SNCF è stata multata di 400.000 euro, in particolare per una “analisi dei rischi insufficiente” nell’ambito dei test LVG-Est, ma anche per una “mancanza di formazione” del personale.

La sua controllata Systra, incaricata dei collaudi ferroviari, è stata multata di 225.000 euro per “negligenza multipla” e carenze formative. La SNCF Réseau è stata multata di 150.000 euro.

La sanzione più severa per il telaio di trazione

Sono stati giudicati colpevoli anche due membri della squadra di guida, il responsabile della trazione Francis L. e l’autista Denis T.. Entrambi erano assenti all’udienza del processo.

Francis L., responsabile della trazione, 64 anni, responsabile delle istruzioni nell’abitacolo e in particolare della regolazione del punto di frenata, che si rivelò troppo tardi all’ingresso della curva, Eckwersheim è stato condannato alla sentenza più severa della storia. Sentenza: 15 mesi sospesi, quando l’accusa aveva chiesto due anni. La corte ha ritenuto che la strategia di frenata adottata fosse “inevitabilmente soggetta a incidenti”.

Il macchinista del treno, Denis T., 57 anni, è stato condannato a sette mesi con sospensione della pena. I giudici lo criticano in particolare per “non aver dato consigli informati e coscienziosamente elaborati al manager” riguardo al punto di frenata.

Come richiesto dal pubblico ministero, il tribunale ha assolto il terzo uomo presente nella cabina di pilotaggio, Philippe B., un tecnico della Systra.

Un giudizio “educativo”.

Avvocato principale delle parti civili in questo caso, Me Gérard Chemla ha espresso il “sollevamento” dei suoi clienti al termine delle deliberazioni, e ha accolto con favore una sentenza “educativa” con “motivazioni molto complesse e complete” che tiene conto del “dolore” delle vittime. Il Consiglio è particolarmente lieto che venga menzionata la questione degli ospiti del treno di prova, “che è riconosciuta e che aggrava il danno”, anche se non rientrava nelle accuse mosse contro le società.

“Il peso delle parole è più pesante di quello delle multe”, riassume Me Claude Lienhard, che si rallegra della “qualità della giustizia in caso di calamità in Francia”, sia nella forma che nella sostanza, per le parti civili.

L’avvocato della SNCF precisa da parte sua che non è ancora stato deciso se la società ricorrerà in appello. “La SNCF studierà con calma questa sentenza e prenderà poi una decisione sulla continuazione della procedura”, ha precisato Me Emmanuel Marsigny al termine dell’udienza.

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