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incidente nella Repubblica Democratica del Congo, la sicurezza minaccia un giornalista con un’arma

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Mercoledì 9 ottobre un giornalista è stato violentemente aggredito da un membro della sicurezza della nazionale della Repubblica Democratica del Congo.

Com’è possibile che la situazione sia degenerata in questo modo? Secondo Sport News Africa, durante l’allenamento per la nazionale della Repubblica Democratica del Congo, un giornalista è stato colpito e poi minacciato con una pistola da un membro della sicurezza della squadra. I fatti denunciati sono avvenuti alla vigilia della partita in programma giovedì 10 ottobre (ore 18) contro la Tanzania, nell’ambito delle qualificazioni alla Coppa d’Africa.

“Sono così scioccato da questa scena e spero che la CAF trovi una soluzione”, denuncia il giornalista brutalizzato, Gede Luiz Kupa, che intende sporgere denuncia. Quest’ultimo precisa che “stava approfittando dei 15 minuti riservati ai media” quando è avvenuto l’incidente.

“La federazione congolese autorizza la sicurezza della nazionale a puntare una pistola contro i giornalisti in mezzo allo stadio?”, ha chiesto sui social network un presentatore radiofonico congolese, Jonathan Masiala.

Boicottaggio dei giornalisti di Kinshasa

Un’indignazione condivisa dai suoi colleghi. “Mi sento insicuro lavorando in un ambiente militarizzato”, l’Associazione dei giornalisti sportivi di Kinshasa (AJSC) ha annunciato il boicottaggio della conferenza stampa post partita. L’associazione chiede inoltre “pubbliche scuse da parte dell’autore di questo atto spregevole e sanzioni”.

Ma la fine del comunicato mostra che la tensione è al culmine: “Se la (federazione) fa orecchie da mercante alle sue richieste, si riserva il diritto di scatenare un vento che non sarà in grado di controllare”.

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